Taiwan si prepara a esercitazioni militari di vasta scala simulando un’invasione in un contesto di crescente tensione con la Cina

Chas Pravdy - 01 Luglio 2025 15:25

L’isola di Taiwan si appresta a lanciare alcune delle esercitazioni militari più importanti e di ampia portata degli ultimi anni, concepite per praticare scenari di invasione e blocco da parte della Cina. Conosciuti come le esercitazioni "Han Kuan", queste operazioni sono programmata dal 9 al 19 luglio e coinvolgeranno oltre 22.000 riservisti e specialisti militari, testimonianza dell’importanza e della portata di questa iniziativa. Essa si inserisce in un contesto di tensioni crescenti nella regione, poiché Pechino cerca di rafforzare le proprie pretese su Taiwan, considerandolo parte del suo territorio e senza escludere l’uso della forza. Secondo le fonti, le esercitazioni prevedono simulazioni di combattimenti, come blocchi navali ed aerei, operazioni anfibie e attacchi di precisione su obiettivi strategici. Il ministero della Difesa taiwanese ha sottolineato che l’obiettivo principale è dimostrare la prontezza e la capacità di rispondere prontamente e efficacemente a qualsiasi aggressione, sviluppando anche nuove tattiche di difesa. Sono previsti anche esercizi civili, come evacuazioni e sistemi di allerta missilistica. Le autorità affermano che tutte le attività preparatorie mirano a mantenere la pace e la stabilità nella regione, ribadendo che Taiwan rimarrà indipendente e pronta a difendere la propria democrazia a qualunque costo. Questa iniziativa si svolge in un contesto di crescente pressione militare dalla Cina, che rivendica la sovranità sull’isola senza escludere l’uso della forza per acquisire il controllo di Taipei. La lunga tensione internazionale suscita profonde preoccupazioni, dato che un conflitto in Asia potrebbe rapidamente degenerare coinvolgendo gli Stati Uniti e i loro alleati. Recentemente, segnali provenienti da Washington riguardanti possibili azioni militari in caso di escalation aumentano l’incertezza e i rischi. Gli analisti avvertono che un’operazione militare di larga scala potrebbe innescare un conflitto regionale, con gravi conseguenze per la sicurezza globale.

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