Lukashenko trasmette la richiesta di Putin agli Stati Uniti: influenzare Zelensky e fermare l’escalation del conflitto

Nel contesto dello scontro armato tra Russia e Ucraina, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha fatto una dichiarazione sorprendente che potrebbe modificare le dinamiche della regione. Durante una cerimonia in occasione della Giornata dell’Indipendenza della Bielorussia, ha rivelato di aver comunicato, in un recente incontro con l’inviato speciale degli Stati Uniti Keith Kellogg, una richiesta personale di Vladimir Putin. Secondo Lukashenko, il leader russo avrebbe chiesto di esercitare influenza sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky, affinché si astenga dal lanciare attacchi contro città russe e infrastrutture strategiche. Nel suo discorso, Lukashenko ha sottolineato che Putin non desidera che missili occidentali—soprattutto dagli USA, Regno Unito, Francia e Germania— raggiungano territori russi. Ha affermato di aver trasmesso questa posizione a Kellogg, il quale ha promesso di lavorare in tal senso. Lukashenko ha esortato l’Occidente a dire a Zelensky di cessare gli attacchi, sostenendo che questa potrebbe essere una prima mossa significativa verso la fine di questa guerra fratricida. Allo stesso tempo, ha espresso una profonda diffidenza nei confronti delle vere intenzioni dell’Occidente di cessare il conflitto, suggerendo che gli sforzi sinceri di pace sono improbabili. Si sa anche che ci sono trattative in corso tra Bielorussia e Stati Uniti per una piena normalizzazione dei rapporti diplomatici, come ha riferito il rappresentante permanente bielorusso all’ONU, Valentin Rybakov. In definitiva, questa situazione mette in luce la complessità e le molteplici sfaccettature dell’interazione diplomatica tra i paesi coinvolti e i loro sforzi per trovare una via d’uscita dalla crisi.