La Regione di Lviv Risponde alle Controversie sull’Investigazione riguardante le Uscite di Uomini con Lettere Falsificate Firmate da un Imperatore

L’amministrazione militare regionale di Lviv ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito a un’indagine di grande impatto condotta dai giornalisti di NGL.media, che ha suscitato ampie polemiche e discussioni sia nel pubblico sia nei mezzi di comunicazione. L’indagine ha rivelato che nel 2022, le autorità di Lviv autorizzavano l’uscita di uomini all’estero sulla base di lettere ufficiali, attribuite falsamente alla firma dell’ex imperatore russo Alessandro III. Tuttavia, questa figura storica è deceduta da molto tempo e l’organizzazione che ha emesso tali documenti non esisteva realmente. Secondo la risposta ufficiale dell’OVA di Lviv, nei primi mesi dell’invasione russa su vasta scala contro l’Ucraina, in un periodo di estrema pressione sulle linee di fronte e di molteplici sfide nella difesa e nel sostegno logistico, furono adottate misure temporanee per accelerare le partenze di volontari e operatori umanitari. La risposta evidenzia che, per velocizzare le autorizzazioni, fu adottato un procedimento speciale chiamato ‘Shlyakh’, che consentiva di approvare rapidamente le partenze di conducenti di veicoli umanitari, anche se senza verifiche approfondite a causa della limitata accessibilità ai registri statali di allora. Questo portò a decisioni prese collettivamente da una commissione composta da rappresentanti del Servizio di frontiera dello Stato, della Polizia Nazionale e del Servizio di Sicurezza. La gestione ha sottolineato che, durante i mesi di crisi, era difficile monitorare ogni singola richiesta e che si era costretti a trovare un equilibrio tra fornire supporto continuo alla linea del fronte e prevenire abusi. Inoltre, si precisa che il controllo degli spostamenti transfrontalieri dei cittadini rientra nelle competenze delle forze di polizia e sicurezza, e non dell’amministrazione regionale, che collabora attivamente con queste autorità al fine di identificarne e perseguirne i responsabili. I funzionari hanno ringraziato i giornalisti per aver portato a galla questi abusi e hanno assicurato che continueranno a collaborare strettamente con le autorità per garantire responsabilità. Ricordiamo che il 30 giugno dell’anno passato, NGL.media pubblicò un’indagine che rivelava come i funzionari di Lviv autorizzassero l’uscita di uomini all’estero sulla base di lettere di un’organizzazione fittizia, che utilizzava un logo bancario russo e portava la firma dell’imperatore Alessandro III, suscitando un notevole clamore pubblico e continuano a essere oggetto di discussione.