G7 invita a riprendere le negoziazioni sull’accordo nucleare con l’Iran in un contesto di tensioni regionali

Lunedì 30 giugno, i ministri degli Esteri dei paesi del G7 hanno pubblicato una dichiarazione congiunta esprimendo il loro sostegno a una tregua tra Israele e Iran e chiedendo con forza la ripresa dei negoziati diplomatici sul programma nucleare iraniano. Secondo Reuters, nel documento si sottolinea che la comunità internazionale deve intensificare gli sforzi per raggiungere un accordo nucleare completo, verificabile e duraturo con Teheran. I ministri hanno evidenziato l’importanza di evitare azioni da parte di tutte le parti che possano ulteriormente destabilizzare una regione già sconvolta da conflitti e tensioni, in particolare a causa della guerra in Gaza che prosegue dal 2023. La dichiarazione ha anche condannato le minacce rivolte al Direttore dell’AIEA, Rafael Grossi, successivamente a pubblicazioni iraniane che lo accusano di spionaggio e ne richiedono il processo e anche la pena di morte come agente israeliano. È importante ricordare che il 12 giugno, il Consiglio dei Governatori dell’AIEA, composto da 35 paesi, ha annunciato pubblicamente che l’Iran ha violato per la prima volta in quasi vent’anni i propri impegni di non proliferazione nucleare. Teheran sostiene che il suo programma nucleare è esclusivamente civile e che ha firmato il Trattato di Non-Proliferazione (TNP). La settimana scorsa, il presidente degli USA Donald Trump ha annunciato una tregua tra Israele e Iran, che ha fermato l’escalation militare iniziata il 13 giugno, quando Israele ha colpito obiettivi nucleari iraniani. Il conflitto tra Israele e Iran ha aumentato le tensioni nella regione, già fragile a causa della guerra a Gaza iniziata nel 2023. Prima dell’annuncio della tregua, gli Stati Uniti si sono uniti a Israele nelle operazioni militari contro gli impianti nucleari iraniani, e Teheran ha risposto attaccando una base americana in Qatar. Dallo scorso aprile, sono in corso negoziati tra USA e Iran per trovare una soluzione diplomatica alla questione nucleare. Téhéran insiste che il suo programma è esclusivamente pacifico, ma Israele e i suoi alleati chiedono garanzie che l’Iran non sviluppi armi nucleari. Il rappresentante speciale degli USA, Steve Vitkoff, ha definito le negoziazioni promettenti, sperando che gli ultimi eventi inducano l’Iran ad accettare le condizioni statunitensi e a rinunciare alle ambizioni nucleari.