Esplosione misteriosa nel Mediterraneo: petroliere della ‘flotta ombra’ russa con un milione di barili di petrolio coinvolti in un incidente vicino alla Libia

Chas Pravdy - 01 Luglio 2025 12:48

Recenti comunicazioni dell’intelligence ucraina e dei media internazionali portano alla luce un nuovo allarme nel Mar Mediterraneo, sollevando preoccupazioni sulla stabilità della regione e sulla sicurezza globale. La nave Vilamoura, collegata alla cosiddetta ‘flotta ombra’ russa, ha subito un’esplosione nel tratto di mare al largo della costa libica. L’evento ha colto di sorpresa numerosi analisti, aprendo numerose questioni circa l’origine e le finalità di questa imbarcazione. Secondo le informazioni ottenute dall’intelligence militare ucraina e altre fonti, il 27 giugno si è verificata un’esplosione nel compartimento motore di Vilamoura, mentre questa transitava in acque vicino a Libia. La nave stava attraversando uno dei porti libici, Ezzouaitina, a diverse centinaia di chilometri a nord-est delle acque territoriali libiche. La deflagrazione non ha causato danni alla squadra né dispersioni di petrolio o altre sostanze inquinanti nel mare. Nonostante l’incidente, la nave è rimasta integra e prosegue il suo viaggio, trainata da un’unità antiincendio. La nave, registrata sotto la bandiera delle Isole Marshall, avrebbe trasportato più di un milione di barili di petrolio greggio. È regolarmente utilizzata per il trasporto di prodotti petroliferi dai porti russi, come confermato dalle rilevazioni di aprile 2025 nel terminal del porto di Ust-Luga e di maggio in prossimità di Novorossiysk. Queste attività alimentano le teorie circa il coinvolgimento di Vilamoura in rotte clandestine volte a aggirare le sanzioni occidentali. Il proprietario del navile è la società greca TMS Tanker Ltd., con sede a Marios. Attualmente, Vilamoura traina Boka Summit, una nave antincendio con bandiera maltese, nell’area della Baia di Laconia per valutazioni e potenziali riparazioni. L’incidente ha sollevato preoccupazioni tra esperti di sicurezza e analisti militari, considerando che navi come Vilamoura non solo sostengono lo sforzo bellico russo contro l’Ucraina, ma costituiscono anche nuove minacce alla sicurezza occidentale. L’Unione Europea e gli Stati occidentali cercano di affrontare queste attività attraverso sanzioni e attività di monitoraggio, ma l’efficacia di tali misure è messa in discussione. Le metodologie attuali appaiono insufficienti per bloccare le rotte clandestine della cosiddetta ‘flotta ombra’ russa. Un’analisi approfondita, intitolata “La Russia ha iniziato una nuova guerra e ha ricevuto una risposta inattesa,” firmata dal giornalista Volodymyr Kravchenko, esplora le sfide attuali e le risposte occidentali, sottolineando la necessità di rafforzare le sanzioni internazionali e i meccanismi di controllo.

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