Escalatione del conflitto a Gaza: Israele ha ucciso decine di persone prima di nuovi negoziati sul cessate il fuoco
Un'intensa ondata di violenza ha sconvolto i territori palestinesi alla vigilia di negoziati internazionali programmati per stabilire un temporaneo cessate il fuoco tra l'esercito israeliano e i militanti palestinesi a Gaza. Il 30 giugno, pesanti attacchi aerei e terrestri portati dalle forze israeliane hanno causato la morte di almeno 60 abitanti della regione — tra cui civili, donne, bambini e personale medico. Questo episodio rappresenta uno dei più sanguinosi delle ultime settimane e mette in discussione la possibilità di raggiungere un accordo di pace rapido. Contemporaneamente, a Washington, gli sforzi diplomatici continuano: le autorità israeliane sono arrivate per discutere di possibili iniziative di cessate il fuoco, promosse dall'amministrazione statunitense. Fonti riferiscono che il ministro israeliano degli Affari Strategici, Ron Dermer, si incontrerà con funzionari americani per discutere della situazione in Iran e Gaza, ma non ci sono segnali di un'interruzione delle ostilità sul campo negli enclavi. Nel frattempo, le forze israeliane hanno avviato un'evacuazione di massa dei residenti del nord di Gaza, scatenando una nuova ondata di spostamenti e aumentata ansia tra la popolazione civile. Carri armati e aerei israeliani hanno provocato danni in diversi quartieri, tra cui scuole, costringendo centinaia di famiglie a lasciare le proprie case. Rapporti ufficiali indicano che il 30 giugno sono state uccise o ferite almeno 58 persone, principalmente a Zaytoun e nelle zone meridionali di Gaza. I medici riferiscono che la maggior parte delle vittime è stata colpita da colpi di arma da fuoco o da attacchi aerei. Inoltre, 22 persone, tra cui donne, bambini e un giornalista locale, sono morte in un attacco a un café sulla spiaggia di Gaza. L'Unione dei giornalisti palestinesi afferma che dall'inizio del conflitto di ottobre 2023, più di 220 giornalisti sono stati uccisi. Israele sostiene di colpire obiettivi militari nel nord di Gaza, inclusi centri di comando e controllo, adottando misure per ridurre al minimo le vittime civili. La situazione rimane critica, con implicazioni umanitarie enormi e un intenso coinvolgimento diplomatico internazionale, ma le speranze di una pace veloce restano incerte di fronte all'intensificarsi della violenza.
