Calciatore ucraino di fama ottiene la cittadinanza russa: un nuovo capitolo nella carriera di Maxim Degtyariev

Chas Pravdy - 01 Luglio 2025 18:29

Il calcio ucraino continua a attraversare cambiamenti drammatici e inaspettati, attirando l’attenzione di tifosi ed esperti con decisioni imprevedibili e mosse di carriera che sorprendono tutti. Recenti rapporti indicano che Maxim Degtyariev, ex giocatore della nazionale giovanile ucraina, noto per le sue prestazioni in diversi club nazionali, ha ottenuto la cittadinanza russa. Questa novità ha sorpreso molti, soprattutto considerando che di recente ha militato nella Zweite Liga russa con il club Sokol di Kazan, ricoprendo il ruolo di attaccante. Il calciatore di 32 anni, passato con successo per club come Desna Chernihiv, Olimpik Donetsk, Poltava e Kramatorsk, ora si trova a intraprendere una nuova fase della sua carriera in Russia. Dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, Degtyariev è stato costretto a lasciare temporaneamente i campi di calcio ucraini, risiedendo a Golubivka, una località della regione occupata di Luhansk. Negli ultimi anni ha anche giocato per club del Kazakhstan, come Tarec e Atyrau, ma ora il suo percorso professionale sembra dirigersi verso nuove opportunità. Per sfuggire alle sanzioni imposte dalle organizzazioni mondiali di calcio, che nella primavera del 2022 hanno sospeso la partecipazione di club e nazionali russi ai tornei gestiti da FIFA e UEFA a causa dell’invasione, Degtyariev ha ottenuto la cittadinanza russa. Ciò gli consente di poter giocare per club russi e rappresentare la Russia nelle competizioni internazionali. È importante sottolineare che le squadre e le nazionali russe rimangono isolate dai principali tornei mondiali ed europei, come la Coppa del Mondo, l’Europeo e le competizioni di club più prestigiose come la Champions League e l’Europa League. In precedenza, si era anche viene riferito che Degtyariev non era stato accettato da un club bielorusso, il che limita ulteriormente le sue possibilità di partecipare ai tornei europei in un contesto di tensioni politiche nella regione.

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