Ritardo nel caso di omicidio sulla funicolare: la madre della vittima Maxim chiede giustizia

Chas Pravdy - 30 Giugno 2025 19:05

A Kiev, una storia straziante e di grande impatto sociale continua a svilupparsi, suscitando forte preoccupazione tra l'opinione pubblica — il caso della morte del 16enne Maxim Materukhin, avvenuta nell'aprile 2024 su una delle funivie più antiche della città. Nonostante siano trascorsi diversi mesi, le indagini e il processo giudiziario sono in stallo a causa dell’inazione degli avvocati che rappresentano il sospettato — Artyom Kosov, un dipendente del Servizio di Guardia dello Stato. La madre di Maxim, Irina, afferma apertamente che suo figlio è stato distrutto non solo dalla tragedia, ma anche da un procedimento legale ingiusto e prolungato, che, a suo avviso, viene deliberatamente ritardato dagli avvocati dell’indagato per evitare responsabilità. «Invece di difendere attivamente il cliente e favorire una rapida risoluzione della causa, gli avvocati Dmytro Zemnitsky e Bogdan Kushnir sabotano regolarmente le udienze non presentandosi senza motivo valido — ciò è già successo più volte», denuncia Irina. «La nostra famiglia sente che la giustizia viene ritardata di proposito, forse per permettere all’indagato di rimanere in libertà o di ricevere una pena minima.» Secondo lei, l’accusato, Artyom Kosov, rischia una pena che può oscillare tra i 10 e i 15 anni di carcere o, nel peggiore dei casi, l’ergastolo. La famiglia desidera principalmente che venga inflitta una pena giusta al colpevole, sottolineando che la morte di Maxim non è solo una tragedia, ma una vera e propria violazione che deve essere punita. Irina fa anche appello alla società e alle autorità affinché prestino attenzione a questo caso, considerandone l’importanza sociale. Chiede al sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, di aiutare a diffondere le informazioni per aumentare la consapevolezza e prevenire ulteriori ritardi. «Abbiamo prove sufficienti che dimostrano la colpevolezza di Kosov, eppure tutto il procedimento si protrae come se la giustizia non esistesse. Abbiamo bisogno di aiuto per portare a termine questo caso e fare giustizia per Maxim», afferma. La risposta di Klitschko è arrivata senza ritardi. Ha espresso solidarietà al dolore della famiglia e ha invocato un processo obiettivo e giusto. «La giustizia è il pilastro di una società democratica e il garante dei diritti e delle libertà dei cittadini. Ogni caso deve essere trattato in modo trasparente ed equo», ha dichiarato. «Monitoreremo da vicino questo procedimento e insisteremo affinché si arrivi a una risoluzione rapida e imparziale.» Ricordiamo che il tragic incidento è avvenuto il 7 aprile 2024. Secondo i media, l’incidente ha avuto inizio quando un dipendente del Servizio di sicurezza ha iniziato a molestare Maxim, poi lo ha spinto. Frammenti di vetro hanno causato ferite, e l’aggressore ha continuato a strangolare il ragazzo, portando alla sua morte. Kosovo è stato arrestato poco dopo e il caso è stato trasmesso al tribunale. Le udienze sono programmate per il 14 agosto, ma i ritardi e le sospensioni continuano.

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