Perdita tragica di cittadini ucraini in Israele a causa di un attacco missilistico iraniano: dettagli strazianti e reazioni internazionali

Chas Pravdy - 30 Giugno 2025 14:30

Nella città israeliana di Bat-Yam si è svolta una cerimonia commemorativa per cinque cittadini ucraini, deceduti durante un attacco missilistico il 14 giugno, causato da un’azione iraniana. Questa tragedia rappresenta un’altra drammatica tappa del conflitto regionale in corso, suscitando grande commozione nella comunità ucraina. La cerimonia funebre si è tenuta direttamente nel luogo dell’impatto del missile, simbolo del rispetto per le vittime e della lotta per la giustizia. La più giovane vittima è stata la piccola Nastya Burik, di appena otto anni, arrivata in Israele nel 2022 per ricevere cure contro la leucemia. Con lei sono morte anche la madre, Maria Peshkureva, 30 anni, e la nonna, Olena Sokolova, 54 anni. Purtroppo, tra i morti ci sono anche i suoi due cugini: Ilya Peshkurev, 14 anni, e Kostiantyn Tutevych, 10 anni. Questa tragedia ha colpito un’intera famiglia e testimonia la brutalità del conflitto tra Iran e Israele. Il Ministero degli Esteri israeliano ha espresso il suo cordoglio definendo quanto accaduto “ricordo eterno delle vittime innocenti dei crimini di guerra del regime di Teheran”. Il padre di Nastya, Artem Burik, che attualmente serve nella 95ª brigata a Sumy, ha condiviso i suoi sentimenti in un’intervista, rivelando che combatte per l’Ucraina dall’inizio del 2022 e si trovava sul fronte al momento della tragedia. La notizia della morte dei suoi cari lo ha colto di sorpresa mentre era in missione militare. Artem ha spiegato di aver deciso di far cremare Nastya e Maria e di inviare le ceneri in Ucraina, per alleviare il peso emotivo e evitare di vedere i corpi mutilati trovati sotto le macerie. Ha inoltre ringraziato i suoi comandanti, che gli hanno concesso il permesso di gestire i funerali e di riprendersi dallo shock. Nonostante il dolore immenso, ha sottolineato il desiderio di mantenere la mente forte di fronte a queste prove. Questo incidente segue l’attacco di Israele il 13 giugno alle strutture nucleari e militari iraniane, che ha provocato una rappresaglia da parte di Teheran con bombing di città israeliane. Successivamente, gli Stati Uniti si sono uniti all’azione, e la scorsa settimana è stato raggiunto un accordo di cessate il fuoco, anche se l’Iran esprime ancora dubbi sulla sua durata, temendo un’escalation ulteriore del conflitto.

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