Minacce di nuovi attacchi con sostanze chimiche proibite nel Donbass: i droni russi intensificano le operazioni

In uno dei settori chiave del fronte nel Donbass, le forze di occupazione russe utilizzano attivamente droni per sganciare sostanze chimiche proibite dalle convenzioni internazionali, tra cui gas nocivi. Secondo il vice-comandante della 68ª brigata separata di cacciatori, conosciuta come ‘Italiano,’ queste azioni aumentano il pericolo per i difensori ucraini e complicano la situazione sul campo. Egli riferisce che le truppe russe hanno intensificato le mine a distanza lungo le rotte logistiche, ostacolando la consegna rapida e sicura di munizioni e rendendo più difficile le rotazioni delle truppe. Inoltre, i russi stanno creando punti di raccolta dispersi per agevolare le manovre e i trasferimenti di unità in diverse sezioni del fronte, spesso per aggirare le posizioni fortificate ucraine e indebolire la logistica. Il comandante delle Forze armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, afferma che circa 111.000 soldati russi sono concentrati nella zona di Pokrovsk, con l’obiettivo di raggiungere il confine amministrativo della regione di Donetsk. Le forze ucraine sul fianco destro di Pokrovsk stanno costringendo i nemici a muoversi principalmente a piedi e usano raramente veicoli militari. La Russia cerca anche di avanzare nelle direzioni di Bohatyr e Myrnohrad, cercando punti deboli nelle difese ucraine e aggirando le aree fortificate per rendere ancora più difficile la logistica e creare ulteriori minacce. L’esperto militare Vitaliy Kononuchenko, nel suo articolo 'Ombre su Pokrovsk: come l’Ucraina sta stabilizzando il fronte e fermando il nemico nel Donbass,' sottolinea che la situazione rimane tesa, ma le forze ucraine continuano a dimostrare resilienza e capacità di contrasto alle offensive nemiche nella regione.