Le sfide termiche per gli smartphone moderni: quali temperature sono pericolose per il tuo dispositivo?

Chas Pravdy - 30 Giugno 2025 17:47

Nel mondo della tecnologia mobile, gli utenti si trovano sempre più spesso ad affrontare problemi legati agli effetti delle temperature estreme sul funzionamento dei loro dispositivi. Le principali marche di smartphone, nonostante i notevoli progressi tecnologici, non sono progettate per resistere ai livelli di calore crescenti causati dai mutamenti climatici globali. Gli esperti avvertono che quando le temperature esterne superano i +35°C, le componenti interne, in particolare il processore e le microchip, possono scaldarsi oltre i +60°C. Tali fluttuazioni termiche significative possono provocare danni gravi e accelerare il deterioramento del dispositivo. Secondo Nicholas Six, analista tecnologico, la maggior parte degli smartphone moderni sono progettati per funzionare in un intervallo di temperatura compreso tra 0°C e +35°C. Dispositivi come l’iPhone possono tollerare temperature fino a +40°C, ma l’esposizione prolungata a tali condizioni può portare a malfunzionamenti. Inoltre, è consentito conservare un telefono scarico nelle condizioni di temperatura da -20°C a +45°C. Tuttavia, temperature inferiori a -20°C influenzano negativamente le prestazioni, principalmente a causa dei cambiamenti nelle proprietà chimiche delle batterie agli ioni di litio. Il surriscaldamento rappresenta un ulteriore problema centrale. Quando la temperatura esterna raggiunge e supera i +35°C, il calore generato all’interno dei microchip si raddoppia a causa dei processi fisici interni. Il silicio, che costituisce la base dei microprocessori, ha un’elevata conduttività termica e un’alta resistenza elettrica, trasformando parte dell’energia elettrica in calore, fenomeno conosciuto come riscaldamento di Joule. Con miliardi di transistori in funzione, il calore si concentra in punti molto piccoli, creando hotspot che possono danneggiare l’elettronica. Poiché gli smartphone non sono dotati di sistemi di raffreddamento attivi come ventole o radiatori, i produttori si affidano a meccanismi automatici di protezione termica. Quando la temperatura dei microchip si avvicina a limiti pericolosi, vengono inviati segnali che rallentano il funzionamento o spengono completamente il dispositivo, per evitare danni irreversibili. Un problema meno comune è il freddo estremo. Quando la temperatura ambiente scende sotto lo zero, lo schermo diventa meno sensibile perché la conducibilità elettrica della pelle e delle dita diminuisce. Tuttavia, il danno maggiore riguarda le batterie agli ioni di litio, le cui proprietà chimiche cambiano con il freddo riducendo la capacità. La soluzione consiste nell’evitare di scaricare completamente la batteria o di ricaricarla immediatamente dopo un utilizzo in condizioni di freddo. Mantenere le condizioni termiche ottimali è fondamentale per garantire la durabilità e il corretto funzionamento del dispositivo. In conclusione, gli esperti raccomandano di evitare esposizioni prolungate alla luce diretta del sole, di non mettere i dispositivi in ambienti troppo freddi o caldi e di gestire correttamente l’uso e la ricarica della batteria. Seguendo questi semplici consigli, gli utenti possono prolungare la vita utile del proprio smartphone e assicurarne il buon funzionamento di fronte alle attuali sfide climatiche.

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