La Polonia aumenta notevolmente la produzione di proiettili d’artiglieria per fronteggiare la minaccia russo

In risposta all'aumento delle minacce militari provenienti dalla Russia, la Polonia sta adottando misure strategiche concrete per rafforzare le proprie capacità di difesa. Fonti ufficiali riferiscono che il Paese prevede di quintuplicare la produzione di proiettili d’artiglieria, una mossa che rappresenta uno sforzo significativo per sostenere le proprie forze armate e ridurre la dipendenza dall’importazione di armi dall’estero. Nei prossimi giorni, il gruppo statale di difesa PGZ riceverà un finanziamento aggiuntivo di 663 milioni di dollari, destinato a finanziare questa ambiziosa riorganizzazione industriale. L’obiettivo principale è aumentare drasticamente la produzione interna di proiettili di 155 mm e 120 mm per carri armati, necessari a rafforzare le scorte e migliorare la preparazione per eventuali scenari di conflitto. Jakub Javorowski, ministro delle attività statali, ha dichiarato che il conflitto in Ucraina ha mostrato chiaramente quanto siano fondamentali le munizioni moderne nei combattimenti odierni. Ha sottolineato che i proiettili da 155 mm sono di vitale importanza nei teatri di guerra contemporanei e devono essere prodotti in grandi quantità. Attualmente, PGZ produce circa 30.000 proiettili ogni anno, ma con il nuovo finanziamento, si prevede di raggiungere tra 150.000 e 180.000 unità nel giro di tre anni. La produzione rimane concentrata in Polonia per evitare dipendenza dai componenti importati e minimizzare i rischi di ritardi nelle consegne. Parallelamente, il governo sta anche investendo nella produzione di materiali essenziali come il combustibile missilistico e nitrocellulosa, fondamentali per la fabbricazione di esplosivi. Tuttavia, nonostante gli sforzi, la Polonia si trova ad affrontare seri problemi di scarsità di munizioni, che preoccupano tanto le forze armate quanto i leader politici. La situazione si complica ulteriormente poiché il governo negozia con Grupa Azoty, il più grande produttore chimico del paese, per garantire l’approvvigionamento di materiali cruciali per la produzione di esplosivi. Sono inoltre stati richiesti fondi supplementari per sostenere la produzione di carburante missilistico e nitrocelulosa, componenti fondamentali per la fabbricazione di munizioni. Jakub Javorowski ha dichiarato che Azoty sta attraversando tempi difficili a causa di cattiva gestione e di scandali di corruzione sorti durante il governo del partito “Diritto e Giustizia” nel 2023. Sono stati presentati circa 100 denunce presso le autorità giudiziarie per aprire indagini su queste irregolarità. Nel frattempo, leader militari e politici europei stanno accordando sempre più attenzione all’esigenza di aumentare le forniture di artiglieria all’Ucraina. Si prevede che nell’anno corrente, l’Unione Europea raddoppierà le forniture di proiettili di grande calibro, arrivando a circa due milioni di unità di vari tipi, per sostenere la difesa dell’Ucraina in questa guerra senza fine.