La Cina rivela una nuova arma high-tech: la bomba di grafite in grado di paralizzare le reti elettriche nemiche

Chas Pravdy - 30 Giugno 2025 01:22

In un'azione senza precedenti, i media statali cinesi hanno divulgato dettagli su un nuovo tipo di armamento avanzato capace di disabilitare l'infrastruttura energetica di un avversario senza ricorrere a esplosivi tradizionali. La principale emittente statale CCTV ha pubblicato un video animato che mostra il lancio di un sistema moderno di armi, ritenuto essere una bomba di grafite progettata per interrompere reti elettriche critiche. Questa arma rivoluzionaria si ritiene possa causare blackout di vasta scala emettendo piccole fibre di carbonio trattate chimicamente che provocano cortocircuiti in linee ad alta tensione e trasformatori. Secondo CCTV, il raggio d’azione di questa arma può raggiungere almeno 10.000 metri quadrati, rendendola altamente efficace nel colpire obiettivi energetici strategici. Le informazioni sono state fornite dalla China Aerospace Science and Technology Corporation (CASC), uno dei principali contraenti nel settore della difesa cinese, collegato al Ministero della Difesa nazionale. Tuttavia, le autorità non hanno confermato se questa tecnologia sia già in servizio o ancora in fase di sperimentazione, definendola solo come un ‘progetto di missile interno e misterioso’ prodotto in Cina. Sebbene nel video non si faccia menzione esplicita del termine “bomba di grafite”, gli esperti notano somiglianze con armi analoghe già conosciute, capaci di causare gravi disservizi nelle reti energetiche a distanze fino a 290 chilometri, con un peso di circa 490 kg di testa. Questi dati indicano che potrebbe essere un’arma potenzialmente efficace contro obiettivi strategici di infrastrutture energetiche. Alcuni commenti suggeriscono che questa arma possa essere destinata a colpire le reti di fornitura elettrica di Taiwan. Pur non avendo ancora conferme ufficiali, gli analisti militari considerano questo un importante passo avanti nelle capacità belliche cinesi nel settore della guerra energetica. Questa tecnologia potrebbe essere utilizzata per disattivare sistemi di comando, controllo, comunicazione, intelligence, sorveglianza e ricognizione (C4ISR), provocando blackout di massa e indebolendo considerevolmente la rete energetica di intere regioni. La storia dimostra che armi di questo tipo sono già state impiegate: durante la guerra in Iraq, gli Stati Uniti usarono missili Tomahawk armati con testate di grafite BLU-114/B, in grado di compromettere fino all’85% dell’infrastruttura energetica del paese. Analogamente, durante il conflitto in Kosovo, la NATO impiegò armi simili, portando alla disattivazione di oltre il 70% delle reti elettriche serbe, costringendo Belgrado a cedere alle pressioni occidentali. Con l'avanzare della tecnologia e il rafforzamento militare della Cina, è probabile che armi innovative come queste si diffondano nel breve termine, modificando significativamente lo scenario strategico globale.

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