Klychko decide di sospendere il vice sindaco per violazioni etiche e festeggiamenti durante il giorno del lutto

Il sindaco di Kiev, Vitali Klychko, ha annunciato ufficialmente la sospensione del suo primo vice, Mykola Porozhnyk, a seguito di uno scandalo che ha coinvolto comportamenti inappropriati e una presunta violazione delle norme etiche, in particolare per aver partecipato a una festa di compleanno durante una giornata di lutto ufficiale. La decisione è stata presa dopo che la maggioranza dei membri del Consiglio Comunale di Kiev ha votato per esprimere sfiducia nei confronti di Porozhnyk, facendo riferimento a prove video che lo mostrano partecipare a un evento festivo durante un giorno riservato alla commemorazione delle vittime, contravvenendo alle leggi e alle norme morali nazionali. Il sindaco Klychko ha sottolineato il suo impegno nel rispettare rigorosamente le leggi, dichiarando che i procedimenti di nomina e destituzione dei dirigenti dell’amministrazione municipale sono regolamentati chiaramente dalla legge ucraina. Ha inoltre annunciato l’apertura di un’indagine interna per chiarire tutti i dettagli dell’incidente, incluso il possibile contesto legale di eventuali infrazioni commesse da Porozhnyk e altri funzionari coinvolti. Durante questa fase, il vice sindaco sarà temporaneamente sospeso dalle sue funzioni. Questa misura è una risposta alle notizie diffuse dai media, in particolare da Informer.media, secondo cui il 25 maggio si sarebbe svolta una festa presso il Waterworks Vyshhorod, proprietà comunale situata sulle sponde del Mar di Kiev, in concomitanza con il giorno di lutto nazionale, dopo un massiccio attacco orchestrato dalle forze russe che ha causato la morte di 12 persone. Diversi ufficiali di alto livello, tra cui il responsabile del gabinetto del Comune di Kiev e altri vice sindaci, erano presenti all’evento. Porozhnyk ha negato le accuse, affermando che nessuna festa o intrattenimento si è svolto e che il video è stato manipolato con intento diffamatorio. Ha inoltre espresso preoccupazione riguardo alla legalità delle operazioni di sorveglianza effettuate dalle forze dell’ordine, mettendo in dubbio la legittimità di tali azioni e soffermandosi sui rischi di abusi di potere. Nel complesso, questo incidente evidenzia l’importanza di rispettare rigorosamente gli standard etici e le procedure legali nel servizio pubblico, specialmente in tempi di guerra e instabilità politica, quando anche piccoli errori possono rapidamente scatenare polemiche pubbliche e crisi politiche di vasta portata.