Diffusione di disinformazione riguardo alla mobilitazione degli ucraini con passaporti moldavi: il TCC smentisce un documento falso

Chas Pravdy - 30 Giugno 2025 07:23

In un contesto in cui i cittadini ucraini sono sempre più interessati alle questioni di mobilitazione e ai propri diritti, circolano online voci e documenti falsificati che affermano di confermare misure di mobilitazione nei confronti di persone con doppia cittadinanza, in particolare con la Moldova. Il Centro territoriale di reclutamento e supporto sociale della regione di Odessa (TCC) ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui afferma che le informazioni diffuse sono una truffa evidente, parte di una campagna di disinformazione volta a destabilizzare la regione e a causare panico tra la popolazione. Nella loro comunicazione ufficiale su Facebook, i rappresentanti del centro hanno sottolineato che il documento che sta circolando, apparentemente collegato alla loro organizzazione, è una copia di scarsa qualità. Hanno precisato che non hanno mai emesso ordini o direttive relative alla mobilitazione di cittadini con doppia cittadinanza, e che tali messaggi sono tentativi di screditare le politiche governative e di alimentare tensioni sociali. Gli esperti hanno individuato diversi segnali evidenti di falsificazione: innanzitutto, nel documento si fa riferimento a un presunto decreto del presidente ucraino, il numero 69/2025, datato 24 febbraio 2025. Tuttavia, il decreto ufficiale con quel numero è stato pubblicato il 5 febbraio 2025 e contiene un contenuto diverso, verificabile sul sito ufficiale della Presidenza ucraina. In secondo luogo, la formattazione del documento presenta numerosi errori: indirizzi email falsi, errori di formattazione e la firma di una persona che non ricopre la posizione indicata. Inoltre, il testo del falso documento contiene molteplici errori grammaticali, russeismi e incoerenze rispetto agli standard ufficiali, a testimonianza della sua origine artificiale. Il centro di Odessa invita i cittadini a verificare le informazioni solo tramite fonti ufficiali e chiede alle autorità di rafforzare i controlli contro le campagne di disinformazione. La società manifesta preoccupazione circa l’uso potenziale di tali falsificazioni a fini politici. Ricordiamo inoltre che un progetto di legge sulla doppia cittadinanza, approvato in seconda lettura, suscita ampie polemiche tra le organizzazioni per i diritti umani, che ne richiedono il veto da parte del presidente.

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