A Baku, due agenti del FSB russo sotto copertura presso Sputnik Azerbaigian arrestati

In Azerbaigian si è sviluppata una situazione di alta tensione dopo l’annuncio dell’arresto di due individui identificati come agenti del Servizio federale di sicurezza russo (FSB), che avrebbero operato di nascosto all’interno dell’agenzia di propaganda Sputnik Azerbaigian. Secondo fonti di polizia locali, l’operazione si è svolta il 30 giugno negli uffici di questa organizzazione mediatica, appartenente al conglomerato russo «Russia Today». Le forze dell’ordine sono riuscite ad arrestare due cittadini russi, ufficialmente impiegati dal FSB, ma sospettati di attività di spionaggio. Questo episodio si inserisce in un quadro più ampio: da febbraio, quando l’Azerbaigian ha deciso di sospendere le attività di Sputnik Azerbaigian, si sono intensificate le tensioni diplomatiche. Il governo mirava a riequilibrare la presenza dei media russi nel paese con quella dei giornalisti azero-russi, stabilendo una parità di numero tra i giornalisti russi in Azerbaigian e quelli azero-russi in Russia. Tuttavia, il team editoriale di Sputnik Azerbaigian ha disatteso questa decisione, continuando le proprie attività, il che ha portato a uno scontro diplomatico. Le recenti detenzioni si verificano in un contesto di crescenti tensioni politiche, soprattutto a seguito dell’arresto di oltre 50 cittadini azero-russi a Ekaterinburg, legato a un caso criminale irrisolto dal 2001 riguardante l’omicidio di Yunus Pashaev. Bakù ha criticato pubblicamente Mosca, accusandola di aver causato morti e numerosi arresti con le azioni delle forze di sicurezza. Come risposta, l’Azerbaigian ha cancellato tutti gli eventi culturali programmati da istituzioni russe nel paese e ha sospeso una visita parlamentare a Mosca. Il Cremlino ha affermato che le azioni delle forze dell’ordine non dovrebbero diventare motivo di proteste diplomatiche o provocazioni politiche.