Uscire dal paese durante lo stato di guerra: cosa devono sapere gli italiani e quali restrizioni esistono

Di fronte all'intensificarsi della crisi nel paese e alla dichiarazione dello stato di guerra e della mobilitazione generale in Ucraina, la questione dell'uscita dei cittadini all'estero assume particolare rilevanza. Sebbene il diritto degli uomini di lasciare il paese sia limitato durante le restrizioni militari, alcune categorie di cittadini conservano la possibilità di attraversare legalmente i confini. La pubblicazione 'Fakty' illustra le condizioni sotto le quali gli ucraini possono essere negati all'ingresso o all'uscita dal Paese. Le motivazioni principali per il rifiuto sono la mancanza di documenti di registrazione militare o l'esistenza di informazioni nel Registro Unificato dei chiamati alle armi, riservisti e obbligati militari che indicano che la persona è ricercata dalla polizia per arresto. In caso di tali dati nel registro, le forze di frontiera convocano le forze dell'ordine per un fermo amministrativo e il trasferimento della persona al centro di reclutamento e supporto sociale più vicino, che ha l'autorità durante lo stato di guerra. Secondo le regole di attraversamento della frontiera, i riservisti non soggetti a mobilitazione durante la fase attiva della mobilitazione hanno il diritto di lasciare il paese. È fondamentale essere consapevoli di chi può viaggiare all'estero e chi invece non può, al fine di evitare complicazioni e ritardi al confine. Inoltre, i lavoratori con permessi di ferie approvati possono partire all'estero durante le loro vacanze programmate, rispettando tutte le procedure e normative legali anche durante lo stato di guerra.