Orbán Accusa Bruxelles di Provocazioni Politiche Durante la Marcia del Pride a Budapest

Chas Pravdy - 29 Giugno 2025 17:23

Il Primo Ministro ungherese, Viktor Orbán, ha condannato duramente la recente manifestazione del Pride a Budapest, definendola «ripugnante e vergognosa». L’evento di massa, che ha attirato oltre 100.000 partecipanti e si è trasformato in un’ampia protesta anti-governativa, è stato utilizzato come platea per accuse contro l’Unione Europea e alcuni esponenti dell’opposizione locale. Secondo Orbán, Bruxelles avrebbe ordinato ai leader dell’opposizione ungherese di organizzare questa marcia, con l’obiettivo di destabilizzare la situazione politica del Paese. Nel suo discorso, ha sottolineato che questo episodio conferma la necessità di scongiurare l’organizzazione di simili eventi in futuro, affermando che «i politici dell’opposizione non dovrebbero essere autorizzati a governare». Ha inoltre accusato il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony, di essere una «pupazzo» di Bruxelles e di essere coinvolto nell’organizzazione di questa marcia contestata. La tensione è salita dopo che le autorità locali hanno deciso di autorizzare la manifestazione nonostante i divieti e una legge approvata a marzo, che limita le misure di questo tipo sotto il pretesto di tutelare i bambini. I critici interpretano questa decisione come parte di uno sforzo più ampio per restringere le libertà democratiche in vista delle elezioni nazionali del 2024. Da oltre un decennio, il governo di Orbán promuove un'agenda conservatrice e cristiana, che ha comportato restrizioni crescenti sui diritti della comunità LGBT+. Secondo i sondaggi, il partito di Orbán, Fidesz, si trova circa 15 punti percentuali indietro rispetto all’opposizione guidata da Péter Mádyar, che ha condannato l’aggressione russa contro l’Ucraina e ha fornito aiuti umanitari a Kiev, soprattutto dopo la distruzione dell’ospedale pediatrico «OCHMATDIT» nel 2024.

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