Afferrare cittadini camerunesi che combattevano per la Russia a Donetsk: dramma umano e reti internazionali di inganno

Grazie agli sforzi congiunti del 20° reggimento separato di sistemi senza pilota con sede nella regione di Donetsk, è stato possibile catturare un gruppo di cittadini camerunesi che combattevano al fianco delle forze russe. Questi individui sono stati arrestati nel settore di Sieversk mentre tentavano di attraversare il confine verso la Russia, un chiaro segnale della crescente destabilizzazione geopolitica e dell’uso di reclute internazionali nel conflitto contro l’Ucraina. Secondo i primi rapporti, i residenti della Repubblica Centrafricana affermano di aver viaggiato verso la Russia con l’intenzione di lavorare nel settore cosmetico e medico — preparando shampoo, curando denti e offrendo altri servizi. Tuttavia, all’aeroporto di Mosca, sono stati accolti con altre proposte, come la firma di contratti militari, con promesse di pagamenti superiori a 1,1 milioni di rubli. Si è scoperto che questi africani sono stati ingannati e sfruttati per combattere a supporto della Russia. La loro cattura è stata effettuata dal battaglione K-2 in collaborazione con la 118a brigata di difesa territoriale e altri reparti. Tutti i dettagli dell’operazione sono documentati in un video. Precedentemente, in India, sono state arrestate quattro persone accusate di aver ingannato giovani uomini promettendo loro lavoro o studi in Russia, solo per poi inviarli a combattere contro l’Ucraina. Questi schemi coinvolgono traduttori, agenti di visto, prenotatori di biglietti e principali reclutatori. Le indagini continuano per smantellare questa rete internazionale di traffico di esseri umani, rivelando l’ampiezza e la complessità di queste operazioni manipolative e di reclutamento militare.