“L’UE propone una profonda riprogettazione del commercio mondiale attraverso una nuova iniziativa globale”

I vertici dell'Unione Europea stanno elaborando un ambizioso piano per il cambiamento del sistema commerciale mondiale, che potrebbe trasformare radicalmente dall'interno quello attualmente debole, e von der Leyen lo ha definito una "riprogettazione dell'OMC". Per la prima volta da molti anni, si tratta di creare una piattaforma alternativa per le relazioni commerciali internazionali, in grado di sostituire o riformare significativamente l'attuale Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). La necessità di tali misure è dettata da gravi problemi e dalla crisi nel funzionamento dell'istituzione commerciale mondiale, a lungo paralizzata dall'incapacità di prendere decisioni importanti a causa del tradizionale confronto tra attori chiave. L'idea è contenuta nella proposta di Ursula von der Leyen, che ha illustrato dettagliatamente le possibili modalità di riforma dell'ordine commerciale mondiale al vertice UE di Bruxelles del 27 giugno. Delineando le opzioni, la leader europea ha evidenziato la prospettiva di una maggiore cooperazione tra l'UE e 11 paesi della costa del Pacifico nell'ambito dell'Accordo globale e progressivo di partenariato transpacifico (CPTPP), sostenuto anche dal Regno Unito. Secondo lei, questa iniziativa potrebbe rappresentare il primo passo verso la creazione di un nuovo sistema commerciale mondiale, moderno e più efficiente, con meccanismi flessibili e un numero maggiore di partner. "Possiamo parlare dell'inizio di una riprogettazione dell'OMC", ha sottolineato Ursula von der Leyen, osservando che qualsiasi riforma dovrebbe essere positiva e tenere conto degli insegnamenti tratti dall'attuale crisi. È convinta che l'ordine commerciale globale possa tornare ad aprirsi e funzionare secondo il principio del "libero scambio basato su regole", a condizione che venga coinvolto un ampio gruppo di partner desiderosi di cooperare. Il capo della Commissione Europea ha sottolineato che gli Stati Uniti si sono quasi ritirati dalla partecipazione attiva al cosiddetto Accordo globale e progressivo per il partenariato transpacifico, aprendo così la strada a nuovi formati di cooperazione senza la loro partecipazione. Ha aggiunto che questo progetto potrebbe costituire una nuova piattaforma "club", unendo i paesi pronti a lavorare secondo regole nuove, più trasparenti e moderne. A proposito, lo scorso anno, 57 membri dell'OMC, tra cui Regno Unito, Paraguay e Malesia, hanno aderito al meccanismo temporaneo di risoluzione delle controversie MPIA, che duplica le funzioni dell'Organo d'appello dell'OMC. Tuttavia, questo meccanismo copre solo il 57,6% del commercio mondiale e non risolve i problemi globali, che hanno già raggiunto un livello senza precedenti. L'incertezza ufficiale sulla situazione delle riforme nell'OMC ha portato al fatto che da dicembre 2019 questa struttura è di fatto paralizzata a causa del blocco delle nomine al suo Organo d'appello. Di conseguenza, questioni chiave come la riduzione dei sussidi dannosi in agricoltura, la risoluzione delle controversie commerciali e la riforma del settore sono rimaste in sospeso. Dopo lunghi e infruttuosi negoziati, molti analisti hanno ritenuto minime le prospettive dell'OMC, il che ha messo in dubbio la sua continua esistenza. Lo stesso governo dell'UE sta ora cercando di agire in modo più deciso e completo. Nell'ambito della nuova strategia, l'Europa sta cercando non solo di rafforzare i legami con i paesi asiatici, ma anche di porsi agli antipodi del nordamericano Donald Trump, che per sei mesi ha radicalmente cambiato l'ordine commerciale globale, introducendo dazi doganali elevati e poi abbassandoli temporaneamente per resistere alla pressione dei negoziati e reintroducendoli se le condizioni non fossero di suo gradimento. Per questo motivo, alla vigilia della fine del mandato presidenziale di Trump, von der Leyen ha proposto una tattica più radicale. Ha espresso l'idea di creare una nuova alleanza commerciale globale che unisca i 27 paesi dell'Unione Europea e i 12 membri dell'OMC. Secondo la Presidente della Commissione Europea, questo formato potrebbe riformare il moderno ordine commerciale mondiale, forse persino sostituire l'attuale OMC, rendendolo più moderno ed efficace. Ha sottolineato che è improbabile che gli Stati Uniti vengano automaticamente invitati a far parte di questo club, che crea un nuovo livello di indipendenza per l'Europa e i partner regionali. Ovviamente, tali misure non sono solo una risposta ai fallimenti del sistema commerciale internazionale, ma anche il desiderio dell'Europa di svolgere autonomamente il ruolo di attore chiave nell'economia globale, rafforzando le proprie posizioni interne e impegnandosi per una maggiore stabilità e un'interazione prevedibile tra i partner internazionali. Solo il tempo dirà se il nuovo corso sarà in grado di superare le sfide e di avviare un meccanismo efficace in grado di resistere alle future sfide dell'economia globale.