La maggior parte degli americani supporta il rafforzamento delle sanzioni contro la Russia: risultati di un nuovo sondaggio

Dopo tre anni di guerra della Russia contro l’Ucraina, l’opinione pubblica negli Stati Uniti rimane abbastanza netta: la maggioranza degli americani si esprime a favore del rafforzamento delle restrizioni economiche nei confronti di Mosca e dei suoi alleati. Questi dati sono stati riportati da un recente sondaggio condotto da YouGov e pubblicato dalla testata The Hill. Secondo lo studio, quasi la metà dei cittadini statunitensi — il 44% — ritiene opportuno esercitare un impatto più energico sulla Russia attraverso l’introduzione di sanzioni aggiuntive. Un altro 19% degli intervistati pensa che il livello attuale di restrizioni sia sufficiente per raggiungere gli obiettivi prefissati. Contemporaneamente, il 23% non riesce a prendere una decisione circa i prossimi passi, mentre il 6% si pronuncia a favore di un allentamento delle misure sanzionatorie. Solo il 9% si schiera a favore della loro completa revoca. Queste tematiche emergono nel contesto di accese discussioni tra le fila politiche negli Stati Uniti circa possibili ulteriori passi nei confronti della Russia e dei suoi sostenitori. Particolarmente inquietanti per l’opinione pubblica sono stati gli ultimi appelli del senatore repubblicano Lindsey Graham e di altri esponenti del Partito Repubblicano — che hanno chiamato il presidente Donald Trump a imporre sanzioni economiche supplementari contro il Cremlino in risposta ai nuovi attacchi missilistici contro Kiev, condotti dalle truppe russe. Graham, che conta oltre 60 cofirmatari in Congresso, afferma che il suo disegno di legge rappresenterà uno strumento efficace per cessare la guerra. La legge prevede l’introduzione di nuove restrizioni e tariffe per quei paesi che acquistano petrolio, gas e uranio russi, come ha dichiarato in un’intervista. Tuttavia, non tutti i politici supportano questa iniziativa: il senatore repubblicano Rand Paul ha criticato duramente questa legge, definendola distruttiva per l’economia americana, mentre l’ex presidente Donald Trump non ha ancora espresso una posizione definitiva in merito. Una particolarità della discussione è anche il fatto che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti sta attivamente collaborando con alleati in Europa e Asia per creare una posizione unitaria riguardo ulteriori pressioni sulla Russia. I dibattiti politici si intensificano, poiché il conflitto continua ad intensificarsi, e la questione delle sanzioni rimane una delle più importanti nella politica interna del paese. Secondo i risultati del sondaggio, il sostegno alle sanzioni tra i Democratici ha raggiunto sorprendenti il 59%. Ciò indica un forte consenso pubblico circa la necessità di fare pressione sulla Russia per fermare l’aggressione. Considerando i Repubblicani, questa percentuale è inferiore — il 37% — ma in crescita tra gli indipendenti, che rappresentano il 42%. Il sondaggio è stato condotto online dal 12 al 16 giugno su un campione di 1133 adulti residenti negli Stati Uniti, con un margine di errore di circa il 4%. Questa ricerca dimostra che il sostegno pubblico alle misure sanzionatorie prevale e conferma che il conflitto ucraino rimane un tema di attualità per l’élite politica e i cittadini americani.