A Kiev è stata inaugurata la mostra “Kherson

Chas Pravdy - 28 Giugno 2025 09:16

Le terre della steppa": memoria, resilienza e indomabilità del Sud Nel cuore di Kiev, nell'Arsenale Mystetskyi, è stato inaugurato un nuovo progetto espositivo unico nel suo genere, intitolato "Kherson. Le terre della steppa", che ci ricorda ancora una volta l'importanza di preservare la memoria culturale, il coraggio e l'indomabilità del Sud ucraino. Questa mostra combina documenti, fotografie, materiali d'archivio e immagini mistiche, creando un'immagine multistrato di una terra che è diventata simbolo di lotta, perdite e della forza indomabile dello spirito ucraino. L'evento è stato ideato dal regista Roman Bondarchuk e dalla responsabile culturale Darya Averchenko, che hanno dedicato questa mostra alla loro regione natale di Kherson, una regione che ha subito prove incredibili durante l'invasione russa. Hanno cercato di trasmettere non solo l'aspetto storico, ma anche lo stato d'animo e la forza interiore degli abitanti di questa terra. Il fotoreporter della ZN.UA Vasyl Artyushenko ha avuto l'onore di visitare la mostra, catturando momenti chiave e immagini che caratterizzano l'Ucraina meridionale. Una caratteristica della mostra è l'attenzione rivolta ai primi documenti e filmati di film popolari ucraini girati nella regione prima dell'inizio della guerra su vasta scala. Tra i materiali esposti figurano i film "Sceriffi ucraini", "Redazione" e "Vulcano", che contribuiscono non solo a preservare la memoria storica, ma anche a immaginare le possibilità di una futura rinascita e restauro. Inoltre, i visitatori possono familiarizzare con video inediti e fotografie d'archivio uniche che preservano la storia viva della regione di Cherson, una regione che ha subito profondi cambiamenti e gravi perdite, ma che allo stesso tempo rimane una fonte di forza e ispirazione per gli ucraini. Lo spazio espositivo è suddiviso in cinque sale separate, ognuna delle quali presenta diversi aspetti della storia e della cultura della regione. In particolare, un posto speciale è occupato dalla sala dedicata all'archivio del famoso fotoreporter di Cherson Andriy Matrosov, che ha utilizzato i suoi scatti per riflettere la vita degli abitanti e la lotta nell'Ucraina meridionale. Tra le mostre figurano anche materiali unici provenienti dal progetto "Archivio di Guerra", che documenta i crimini di guerra commessi dalla Russia contro l'Ucraina. Questa sezione mira a preservare la memoria delle vittime e degli eroi, nonché a sottolineare l'importanza di una copertura veritiera delle tragedie avvenute nella regione. Gli autori della mostra sottolineano che questo progetto non riguarda solo la perdita e la distruzione, ma anche la longevità, la cultura e la fede. È molto importante, affermano gli organizzatori, che la memoria della regione di Cherson venga preservata e tramandata di generazione in generazione, perché è la storia che plasma il futuro. Invitano tutti a visitare questa mostra multiforme per vedere con i propri occhi la forza e la resilienza della regione, per sperimentarne le perdite e, allo stesso tempo, per nutrire fiducia nella ricostruzione. "Questa è una mostra su ciò che ci manca attualmente e su ciò che deve tornare", sottolineano gli organizzatori. "Parla di memoria, lotta, amore e desiderio di vivere sulla nostra terra. Vogliamo trasmettere a tutti che anche nei momenti più bui la steppa resiste, perché nelle sue profondità sono custodite la forza e la fede del popolo ucraino". In conclusione, vale la pena ricordare che a Kiev è già stata inaugurata un'altra mostra, "Eredità occupata", dedicata alla cultura dei territori occupati dell'Ucraina, che ci ricorda un'altra pagina importante della nostra storia e della lotta comune per la libertà e l'indipendenza.

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