Trump sospende i negoziati commerciali con il Canada a causa della politica fiscale

Donald Trump ha annunciato ufficialmente e senza compromessi una pausa in tutti i negoziati commerciali con il Canada in risposta all'introduzione da parte del Paese di una tassa sui servizi digitali, che il leader americano ha definito un attacco diretto agli interessi statunitensi. Ha diffuso l'annuncio tramite la sua piattaforma personale Truth Social, scatenando un ampio dibattito e preoccupazioni a lungo termine negli ambienti commerciali. Nel suo post, Trump ha sottolineato che la decisione di interrompere i negoziati avrebbe avuto effetto immediato e che entro i successivi sette giorni gli Stati Uniti avrebbero notificato al Canada le nuove tariffe che le sue aziende avrebbero dovuto pagare per operare nel mercato statunitense. Questa reazione radicale è stata una risposta all'introduzione da parte del Canada di una tassa sui servizi digitali, pari al 3% dei ricavi generati dagli utenti canadesi con un fatturato superiore a 20 milioni di dollari canadesi, ovvero circa 14,6 milioni di dollari. Questo regime fiscale rappresenterà un duro colpo per le aziende IT americane, per lo più di origine americana, e mira ad aumentare i loro pagamenti nello spazio digitale canadese. A sua volta, il Canada ha precedentemente espresso preoccupazione per la potenziale modifica o abolizione di questa imposta nell'ambito dei negoziati commerciali con gli Stati Uniti. Il Ministro delle Finanze François-Philippe Champagne ha lasciato intendere che potrebbe essere necessaria una revisione della politica fiscale sui servizi digitali, probabilmente nel contesto delle discussioni commerciali tra i due Paesi. Ciò ha causato ulteriore preoccupazione nella comunità imprenditoriale e aumentato le tensioni tra i due Paesi. Venerdì mattina, Trump ha affermato che la sua amministrazione avrebbe presto diffuso informazioni sui nuovi dazi commerciali per i Paesi con i quali è già stato introdotto un regime doganale, ad eccezione di Canada e Messico. Sebbene gli Stati Uniti siano già impegnati in negoziati separati con questi due Paesi sulle questioni relative al commercio di fentanyl e all'immigrazione, i relativi rapporti hanno sottolineato che i nuovi dazi non riguarderanno Canada e Messico, poiché la questione del loro commercio viene risolta in modo diverso. Ovviamente, questi passi sono di natura strategica e sottolineano la tensione nelle relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Canada in merito alle questioni commerciali e digitali. Allo stesso tempo, il Paese vicino è ancora sotto i riflettori dell'amministrazione americana, che continua a pianificare di agire duramente contro qualsiasi manifestazione di politica commerciale che possa danneggiare gli interessi statunitensi. Resta da capire in che misura questo duro confronto influenzerà i futuri negoziati e i rapporti economici tra le due nazioni, poiché le controversie su tasse e tariffe sono diventate uno dei temi chiave nelle moderne relazioni internazionali.