L’Iran interrompe la cooperazione con l’AIEA: la nuova frontiera di Teheran nel dramma nucleare

Chas Pravdy - 27 Giugno 2025 03:17

L'Iran sta vivendo un cambiamento inaspettato e significativo nelle sue relazioni con la comunità internazionale: Teheran ha annunciato ufficialmente la cessazione della cooperazione con l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), che potrebbe avere un impatto significativo sulle dinamiche nucleari globali e sulla situazione della sicurezza in Medio Oriente. La dichiarazione di questo cambiamento radicale è stata rilasciata dal Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, che ha annunciato alla televisione di stato che il parlamento iraniano aveva adottato un atto legislativo pertinente e che la sua approvazione da parte del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche ne rendeva obbligatoria l'attuazione. "Il disegno di legge approvato dal parlamento e approvato oggi dal Corpo delle Guardie è obbligatorio per noi e stiamo iniziando una nuova fase nelle nostre relazioni con l'AIEA. Da questo momento in poi, le nostre relazioni e la nostra cooperazione assumeranno una forma nuova che non prevedeva meccanismi standard in precedenza", ha osservato Araghchi. Una dichiarazione così ambiziosa indica un cambiamento fondamentale nella politica di Teheran nei confronti degli standard nucleari internazionali e sottolinea l'intenzione del Paese di prendere le distanze dai meccanismi di ispezione globali. Nel frattempo, la comunità internazionale rimane incerta sulla misura in cui la situazione attuale stia trascinando l'Iran in una corsa al nucleare. Gli ultimi attacchi delle forze israeliane e americane sollevano ulteriori interrogativi: sono stati un colpo sufficiente a ritardare lo sviluppo del programma nucleare iraniano per anni o solo per pochi mesi? In questo contesto, l'AIEA rimane all'oscuro sullo stato degli impianti nucleari iraniani, se il loro recupero e la loro crescita siano stati significativamente arrestati o solo temporaneamente ridotti. Alla base di questa decisione ci sono le tensioni diplomatiche e militari nella regione. Il Ministro degli Esteri tedesco Johann Wadeful ha invitato Teheran a non rifiutare la cooperazione con l'AIEA il 26 giugno, sottolineando l'importanza di mantenere i canali diplomatici. In precedenza, il 25 giugno, il Segretario di Stato americano Marco Rubio aveva affermato che, a suo dire, dopo diversi attacchi statunitensi sul territorio iraniano, il Paese era già "significativamente più lontano dalla creazione di un'arma nucleare". In seguito, tuttavia, i conduttori di Washington hanno iniziato a parlare di altro: il Segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth ha annunciato l'avvio di un'indagine penale sulla possibile fuga di notizie di un rapporto segreto della Central Intelligence Agency (CIA), che avrebbe coperto la situazione del programma nucleare iraniano. In questo contesto, il 26 giugno, il direttore della CIA John Radcliffe ha confermato di aver ricevuto segnalazioni di gravi danni agli impianti nucleari iraniani a seguito dell'attacco statunitense. Sebbene i dettagli rimangano coperti da uno spesso velo di segretezza, le azioni militari e gli scontri diplomatici indicano la frammentazione e la complicazione della situazione relativa al programma nucleare iraniano. Nel complesso, gli eventi recenti indicano che la crisi nucleare iraniana sta acquisendo nuovo slancio e che il passaggio ufficiale dell'AIEA allo status di isolazionismo informato potrebbe causare una nuova escalation. La missione delle ispezioni internazionali nel Paese è attualmente fortemente messa in discussione e i leader mondiali stanno attivamente cercando modi per evitare una conflittualità militare su larga scala o un'escalation nucleare in una regione che è da tempo in uno stato di tensione.

Source