L’ex giudice Yemelyanov accusato di arricchimento illecito per oltre 97 milioni di grivne
L'ex vicepresidente della Corte Suprema Economica dell'Ucraina, Artur Yemelyanov, è stato nuovamente sospettato di aver commesso un reato di arricchimento illecito su larga scala. Questa informazione è stata confermata da rappresentanti della Procura Generale, dell'Ufficio Investigativo dello Stato e dell'Agenzia Nazionale per la Prevenzione della Corruzione (NACP). Secondo loro, gli investigatori hanno raccolto prove sufficienti per incriminare l'ex giudice di arricchimento illecito per un importo superiore a 97 milioni di grivne. Fonti delle forze dell'ordine e delle agenzie anticorruzione riferiscono che l'indagine si concentra sull'identificazione della provenienza dei beni appartenenti all'ex giudice e ai suoi familiari. In particolare, l'elenco dei beni include appartamenti di lusso e posti auto nei complessi residenziali d'élite "Novopecherskie Lypky" e "Tetris Hall", terreni nei pressi di Kiev, auto di marchi prestigiosi, in particolare una Honda Accord del 2017, una BMW X5 del 2019 e una Land Rover Range Rover del 2013. Oltre a immobili e veicoli, le dichiarazioni includono diritti societari e fondi acquisiti o dichiarati personalmente dall'autore o dai suoi parenti stretti. Un'analisi delle entrate e delle uscite condotta dal NACP in collaborazione con l'Ufficio Investigativo dello Stato ha evidenziato un netto divario tra le fonti legali di provenienza di questi beni e il loro valore reale. In particolare, l'indagine è convinta che l'acquisizione di una quantità così significativa di beni a scapito di redditi legali sia improbabile. Gli investigatori ritengono che le azioni dell'arbitro contengano indizi di un reato ai sensi dell'articolo 368-5 del Codice Penale ucraino: "Arricchimento illecito". Secondo la legge, tale violazione è punibile con multe o reclusione e le indagini su questo caso possono durare a lungo. Questo caso è uno dei tanti che testimoniano la lotta sistematica e approfondita contro la corruzione ai vertici della magistratura ucraina. Le forze dell'ordine sottolineano che continueranno a condurre indagini approfondite affinché chiunque si arricchisca illegalmente a spese delle risorse statali venga assicurato alla giustizia. È importante notare che in passato si sono tenute accese discussioni nella società sugli obiettivi dei giudici più ricchi, sulla loro origine e sulla corrispondenza tra il patrimonio dichiarato e le fonti di reddito. Nuovi sospetti di arricchimento illegale confermano che la politica anticorruzione e la sua ulteriore attuazione rimangono una delle principali priorità della politica statale nella lotta alla corruzione nel sistema giudiziario.