La Corte Suprema Anticorruzione dell’Ucraina ha fissato una cauzione per il Vice Primo Ministro Černyšov di oltre 120 milioni di grivne in relazione alle indagini su un sistema di corruzione su larga scala nel settore edile

La Corte Suprema Anticorruzione dell'Ucraina ha emesso una misura cautelare per il Vice Primo Ministro ucraino Oleksiy Černyšov in relazione alle indagini su un sistema di corruzione su larga scala nel settore edile. La Corte ha stabilito che il funzionario dovrà pagare una cauzione di oltre 120 milioni di grivne entro cinque giorni, altrimenti potrà aspettarsi misure più severe. Questa decisione è stata la logica conclusione di diverse settimane di intense indagini svolte attorno a sospetti di abuso d'ufficio e ottenimento di benefici illeciti. Secondo il Centro Anticorruzione, questo è l'importo che la Corte ha fissato come cauzione per Černyšov, obbligandolo a comparire regolarmente davanti agli organi inquirenti, ai pubblici ministeri e al tribunale su richiesta, nonché a segnalare eventuali cambiamenti relativi al suo luogo di residenza e di lavoro. Inoltre, deve astenersi da qualsiasi contatto con sospettati e testimoni nel corso del procedimento e gli è vietato lasciare il territorio ucraino. Le restrizioni previste dalla sentenza del tribunale miravano a ridurre i rischi di pressioni o fuga dei principali esponenti di questa rete di corruzione. Durante l'udienza, il tribunale ha accolto parzialmente le istanze di NABU e SAPO di rimuovere Chernyshov dall'incarico, nonché di applicargli la libertà su cauzione come misura preventiva. Allo stesso tempo, i pubblici ministeri hanno insistito affinché la misura preventiva fosse ancora più severa, data la gravità dei sospetti e l'entità delle probabili perdite. Ricordiamo che il 23 giugno l'Ufficio Nazionale Anticorruzione (NABU) ha informato Chernyshov del sospetto di abuso d'ufficio e di ottenimento di benefici illeciti di importo particolarmente elevato. Questo è stato il risultato di una lunga indagine iniziata lo scorso anno e intensificata dopo la sua interruzione a causa della partenza all'estero del sospettato. Secondo l'inchiesta, il Vice Primo Ministro era uno dei sei imputati in un sistema di corruzione su larga scala all'interno del Ministero dello Sviluppo Regionale, che prevedeva frodi nel settore edile, nonché tangenti elargite e ricevute. Secondo le informazioni diffuse dai media, non solo Chernyshov era accusato in questo caso, ma anche la sua cerchia ristretta: ex alti funzionari e imprenditori erano tra gli indagati. In particolare, si tratta dell'ex consigliere del ministro, Maksym Horbatyuk, dell'ex direttore dell'impresa statale, Alla Suchon, nonché di Oleg Tatarenko, rappresentante di un'impresa edile, e di Vasyl Volodin, ex Segretario di Stato del Ministero dello Sviluppo Comunitario e Territoriale. Tutti, secondo l'inchiesta, sono coinvolti in sistemi per ricevere tangenti e utilizzare la loro posizione ufficiale per ottenere indebiti benefici. Come riportato da ZN.UA, le perquisizioni sono state condotte quasi un mese fa, nell'ambito di un'indagine intensificata dopo la sentenza del tribunale dello scorso anno. Tuttavia, la formulazione ufficiale dei sospetti e la loro notifica sono state effettuate molto prima, il che dimostra la scrupolosità e la concentrazione degli investigatori in questo caso. Nel complesso, questo caso è caratterizzato da un elevato livello di complessità e risonanza politica, in quanto riguarda la perdita di fiducia in una delle strutture chiave del potere statale, responsabile dello sviluppo e dell'edilizia regionale. E sebbene l'indagine sia in corso e gli indagati abbiano il diritto di presentare ricorso contro la decisione del tribunale in caso di libertà su cauzione, questo caso mina ancora una volta l'immagine della lotta alla corruzione e sottolinea l'importanza della trasparenza nelle strutture governative.