Guardia di frontiera ucraina fugge in Slovacchia e chiede asilo: famoso incidente di frontiera

Un incidente scandaloso si è verificato al confine ucraino con la Slovacchia, attirando l'attenzione dell'opinione pubblica e delle forze dell'ordine. Secondo i dati ufficiali, un militare ucraino, una guardia di frontiera, ha deciso di lasciare il suo posto e ha attraversato illegalmente il confine, richiedendo lo status di rifugiato in un paese confinante. L'incidente è avvenuto al valico di frontiera di Užhorod ed è stato esaminato da tutti i servizi competenti, compresi gli organi di controllo, ed è stato avviato un procedimento penale. Come reso noto il 27 giugno da fonti ufficiali, in particolare dal deputato del Consiglio comunale di Užhorod, Vitaliy Glagola, si tratta di un militare del servizio cinofilo, che ricopriva un incarico presso il dipartimento di revisione dei veicoli. Secondo le fonti, l'uomo ha terminato il suo turno, è tornato al suo posto per dare da mangiare al suo cane di servizio e poi ha lasciato inaspettatamente il territorio dell'unità. Senza fermarsi ai confini ufficiali, ha attraversato illegalmente il confine di Stato verso l'Unione Europea, violando tutte le norme di passaggio e controllo stabilite. Le sue ulteriori azioni miravano a cercare asilo in Slovacchia, dove, nelle spiegazioni ricevute dalle forze dell'ordine locali, ha affermato che le sue motivazioni erano il desiderio di evitare un possibile coinvolgimento nelle ostilità attualmente in corso in Ucraina. È già stata avviata un'indagine su questo fatto, condotta dalla Procura Specializzata nel Campo di Difesa della Regione Occidentale. Rappresentanti ufficiali hanno confermato l'accaduto e hanno riferito che tutte le circostanze della fuga sono attualmente in fase di chiarimento, inclusa la posizione del militare e le sue motivazioni. È in corso un'ispezione per possibili violazioni delle norme sull'attraversamento delle frontiere e si stanno analizzando anche possibili carenze sistemiche nel processo di controllo delle frontiere. Il comando della 94ª Unità di Guardia di Frontiera del Servizio di Guardia di Frontiera Statale dell'Ucraina ha già avviato un'indagine interna per identificare tutte le circostanze e valutare oggettivamente il livello di carenze organizzative e tecniche che potrebbero aver contribuito a tale situazione. È stato inoltre avviato un procedimento penale ai sensi dell'articolo 407, comma 5, del Codice penale ucraino - "abbandono non autorizzato del luogo di servizio in condizioni di regime speciale", che prevede una pena detentiva da cinque a dieci anni. Questo incidente solleva ulteriori interrogativi sulla sicurezza e il controllo al confine ucraino, in particolare in regime di legge marziale. È noto che in passato ai militari ucraini che avevano abbandonato volontariamente il servizio o disertato veniva offerta la possibilità di rientrare nelle forze armate senza conseguenze fino al 30 agosto 2025. Tuttavia, in questo caso, non è stata violata solo la disciplina, ma anche la sicurezza dello Stato e la capacità di difesa del Paese, poiché la fuga di un militare dal servizio civile rappresenta un potenziale rischio per la sicurezza dello Stato al confine. Si prevede che l'indagine durerà diverse settimane e le forze dell'ordine faranno tutto il possibile per accertare tutte le circostanze di questa violazione imprevista. La posizione del militare e il suo futuro rimangono al momento sconosciuti, ma a tutte le parti interessate è già stata sottolineata la necessità di seguire rigorosamente le procedure legali. Allo stesso tempo, il governo e il comando delle Forze Armate ucraine chiedono il miglioramento dei sistemi di controllo e sicurezza affinché incidenti simili non si ripetano e non costituiscano una minaccia per la sicurezza dello Stato in questi tempi difficili.