Trump assicura agli alleati la stabilità della NATO sotto la sua presidenza

Durante i colloqui a porte chiuse di un vertice NATO, l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha promesso ai paesi europei che la Russia non avrebbe lanciato un attacco militare contro l'alleanza durante la sua presidenza. L'impegno è stato preso mercoledì durante la sessione principale del vertice, che si è tenuta a porte chiuse, secondo fonti, tra cui il Washington Post, con dichiarazioni confermate da diversi diplomatici europei presenti all'evento. All'inizio dell'incontro, Trump, pur elogiando gli sforzi dei suoi alleati in termini di spesa per la difesa, ha espresso fiducia nel fatto che, sotto la sua guida, la Russia non avrebbe attaccato i membri della NATO. Ha sottolineato che, come presidente, sarebbe stato in grado di garantire la sicurezza dell'alleanza e di fermare qualsiasi potenziale mossa aggressiva del Cremlino nei confronti dei paesi europei, secondo tre diplomatici con conoscenza diretta della questione. Inoltre, altri leader della NATO si sono uniti a Trump nei loro discorsi, in modo molto commovente, apprezzando i suoi sforzi per aumentare la spesa per la difesa dei paesi europei. Molti delegati hanno inoltre espresso sostegno per le sue azioni decisive sulla questione iraniana, in particolare per gli attacchi alle strutture iraniane. È importante notare che, durante il vertice stesso, molti leader hanno utilizzato, nelle loro dichiarazioni, la cosiddetta politica dell'adulazione, che, a loro dire, nel loro ambiente si traduce in una tattica diplomatica efficace: conquistare il favore di Trump. Per tutta la durata dell'incontro, Trump rimane presente in sala, ascoltando i discorsi degli altri leader, il che è una rarità palese per un presidente americano, dato che spesso prendono la parola o lasciano rapidamente il palco per partecipare ad altri incontri. Come Trump stesso ha poi dichiarato ai giornalisti: "Queste persone amano davvero i loro Paesi. Questa non è una bufala: siamo qui per aiutarli". Le sue parole riflettono l'atteggiamento nei confronti degli alleati e sottolineano l'impegno a mantenerne la sicurezza e la stabilità all'interno della NATO. Ricordiamo che il 25 giugno, durante questo vertice NATO, gli Stati membri hanno ribadito la loro posizione sulla Russia, riconoscendola come una minaccia a lungo termine per la sicurezza collettiva dell'Alleanza. Un accordo importante è stata la struttura della spesa: entro il 2035, tutti i Paesi hanno concordato di destinare almeno il 5% del PIL alla difesa, a simboleggiare il loro pragmatico sostegno alla sicurezza comune e agli sforzi congiunti per affrontare le sfide moderne. Leggi anche: "Il vertice NATO prosegue sulla strada del sostegno all'Ucraina: come è stato possibile superare le resistenze di Orbán e Trump"