L’UE accetta di estendere le sanzioni contro la Russia, ma non ha ancora concordato un nuovo pacchetto di restrizioni

Chas Pravdy - 26 Giugno 2025 21:19

I leader dell'Unione Europea hanno raggiunto un accordo iniziale per una proroga a lungo termine delle sanzioni esistenti contro la Russia per altri sei mesi, ma il 26 e 27 giugno, durante un vertice a Bruxelles, non hanno raggiunto un accordo sull'approvazione di un nuovo pacchetto di restrizioni economiche. Ciò significa che le sanzioni già in vigore rimangono in vigore, ma per il momento non saranno previste nuove misure dal 18° pacchetto. Secondo fonti di "European Truth", che citano un articolo del direttore di "Radio Liberty" Rikard Jozwiak, questo accordo è stato raggiunto a livello politico. I leader hanno concordato di estendere tutte le sanzioni esistenti - misure restrittive contro istituzioni, individui e settori economici della Russia - per altri sei mesi. Tuttavia, analizzando la situazione più nel dettaglio, si può notare che le discussioni sul nuovo 18° pacchetto di sanzioni rimangono ancora aperte. Il motivo principale dell'indecisione è il disaccordo tra gli Stati membri, in particolare la Slovacchia, che ha espresso l'intenzione di sospendere il voto sulle nuove restrizioni fino alla risoluzione delle questioni relative all'approvvigionamento di gas. Il Primo Ministro slovacco Robert Fico ha precedentemente dichiarato che il suo Paese avrebbe insistito per rinviare il voto sul 18° pacchetto di sanzioni fino alla risoluzione dei problemi di approvvigionamento energetico dopo il 2027. Secondo Fico, se il rinvio verrà rifiutato, l'ambasciatore slovacco riceverà l'esplicita istruzione di porre il veto sul documento in questione. Allo stesso tempo, l'ambasciata slovacca aveva precedentemente riferito che il Paese era pronto a sostenere le sanzioni, ma a condizione di ottenere garanzie e supporto dall'Unione Europea per garantire la stabilità dell'approvvigionamento di gas e mitigare le conseguenze di un impatto così negativo. Un'altra posizione importante è stata espressa dal Primo Ministro lettone Evika Silinė. Ha osservato che, sebbene la prospettiva di un accordo sul 18° pacchetto giovedì appaia dubbia, il suo Paese non fermerà i suoi sforzi per imporre nuove sanzioni alla Russia. Silinya ha sottolineato l'importanza di mantenere unità e perseveranza su questo tema, tenendo conto non solo della situazione attuale, ma anche delle sfide future. L'attuale formato dei negoziati e delle discussioni sulle sanzioni del 26 e 27 giugno è uno dei temi chiave del prossimo vertice UE. Si prevede che i leader discuteranno di ulteriori politiche nei confronti della Russia, comprese possibili nuove misure sanzionatorie, nonché posizioni su possibili compromessi con i Paesi che esprimono preoccupazioni o insistono nel rinviare l'introduzione di nuove restrizioni. Inoltre, nel contesto della valutazione strategica a lungo termine dell'Ucraina in merito all'adesione all'UE e della posizione dell'UE sulle leve sanzionatorie, gli analisti si aspettano una discussione più attiva sulla possibilità di applicare restrizioni più severe per fermare l'aggressione russa. E anche — la definizione di modalità per sostenere l'Ucraina in questo processo sullo sfondo delle trasformazioni politiche globali, in particolare nel contesto delle relazioni con gli Stati Uniti e i Paesi dell'Unione Europea. Maggiori dettagli sulle prospettive della politica sanzionatoria dell'Unione Europea sono disponibili nell'articolo: "L'Unione Europea tra Orbán e Trump. Quali novità può aspettarsi l'Ucraina in merito a sanzioni e adesione all'UE?".

Source