La società polacca è profondamente divisa sul sostegno all’Ucraina: quasi la metà a favore, quasi la stessa percentuale contraria
I dati di un nuovo sondaggio mostrano una significativa spaccatura nella società polacca sulla questione degli aiuti militari all'Ucraina. Secondo i risultati di uno studio condotto dall'IBRiS INSTITUTE per conto del portale Defence24 e dell'iniziativa Stand With Ukraine, il 46% degli intervistati polacchi si è dichiarato favorevole alla cessazione o alla significativa riduzione del sostegno militare a Kiev. Allo stesso tempo, solo il 35% degli intervistati è attualmente favorevole a un ulteriore sostegno economico e militare al popolo ucraino, mentre il 44% è di parere opposto. Le principali motivazioni che spingono una parte della società polacca a opporsi all'aumento degli aiuti all'Ucraina sono legate alle preoccupazioni sulla capacità di combattimento del proprio esercito e all'incapacità di controllare l'uso mirato delle risorse ricevute. I dubbi sulla trasparenza e l'efficacia della spesa sono diffusi tra gli intervistati, il che mette in discussione un ulteriore sostegno da parte dello Stato. Per quanto riguarda la partecipazione militare delle forze polacche al conflitto, solo il 15% degli intervistati ha espresso la propria disponibilità a sostenere la presenza di personale militare polacco come parte del contingente alleato occidentale in Ucraina, mentre oltre il 64% ha espresso una posizione categoricamente contraria. Ciò indica il desiderio della maggioranza dei polacchi di mantenere la neutralità o di astenersi da qualsiasi partecipazione militare diretta al conflitto. Per quanto riguarda la posizione sulla scena internazionale, oltre la metà degli intervistati – il 52% – ritiene che la Polonia debba rimanere un partner attivo e coerente nel sostenere l'Ucraina e il suo movimento europeo ed euro-atlantico. Allo stesso tempo, il 29% degli intervistati ha un atteggiamento negativo nei confronti di un ulteriore sostegno allo Stato ucraino, esprimendo dubbi sulla fattibilità di tale strategia. Anche la quota di intervistati che ritiene che l'assistenza fornita all'Ucraina abbia un impatto positivo sulla sicurezza della Polonia è impressionante. Pertanto, il 44% ritiene che questo supporto contribuisca a garantire la propria sicurezza, mentre il 37% ha un'opinione contraria. Un altro aspetto importante dello studio è stata la variabilità dei sentimenti riguardo all'integrazione dell'Ucraina nell'Unione Europea e nella NATO. Secondo l'indagine, il numero di sostenitori dell'adesione dell'Ucraina a queste organizzazioni in Polonia è diminuito significativamente, mentre gli oppositori di questa idea sono diventati meno frammentati rispetto ai loro oppositori. Questi dati indicano una crescente persistenza di atteggiamenti negativi nei confronti delle prospettive di cooperazione con Kiev nel contesto dell'integrazione euro-atlantica. Pertanto, la società polacca moderna si trova in uno stato di profonda divisione riguardo al futuro dell'assistenza all'Ucraina, il che mette in discussione la posizione unitaria del governo e dell'opinione pubblica. Da un lato, c'è il desiderio di sostenere l'Ucraina nella sua lotta per l'indipendenza e la sicurezza, e dall'altro, si fanno sempre più forti voci contrarie a ulteriori aiuti militari e finanziari a causa di timori interni e incertezza sulla trasparenza dei processi. Ciò mette in discussione non solo la futura politica della Polonia nei confronti dell'Ucraina, ma anche l'atteggiamento europeo nei confronti del conflitto in corso in generale.