La Polonia vota per ritirarsi dalla Convenzione di Ottawa, rafforzando la propria posizione difensiva

Chas Pravdy - 26 Giugno 2025 10:17

Si è tenuta una votazione storica al parlamento polacco: 413 deputati hanno appoggiato la decisione di ritirarsi dal trattato internazionale che vieta l'uso, la produzione e lo stoccaggio di mine antiuomo. Solo 15 deputati hanno votato contro e altri tre si sono astenuti. Questa decisione ha rappresentato un passo significativo nel rafforzamento della strategia di difesa del Paese e nella risposta alle moderne sfide alla sicurezza nella regione. Prima del voto, il Vice Primo Ministro e Ministro della Difesa Wladyslaw Kosińska-Kamyśl ha sottolineato la necessità di questo passo per garantire la sicurezza della Polonia, esprimendo inoltre la fiducia che il ritiro dal trattato consentirà al Paese di difendersi meglio da possibili minacce. La dichiarazione ha suscitato un ampio dibattito nella società e tra i partner internazionali. Secondo alcune fonti, questa iniziativa fa parte di una strategia più ampia per rafforzare la difesa della regione, soprattutto alla luce della crescente attività militare russa nei Paesi limitrofi. Secondo Kosiniak-Kamisz, la Polonia non può e non deve essere limitata da accordi internazionali che ne riducono la capacità di difendersi. La Convenzione di Ottawa, da cui la Polonia ha ora deciso di uscire, è stata firmata nel 1997 in Norvegia ed è entrata in vigore nel 1999. Ha riunito oltre 160 paesi in tutto il mondo, per lo più occidentali, che si sono impegnati a interrompere la produzione, l'uso e lo stoccaggio di mine antiuomo per motivi di sicurezza umanitaria. Tuttavia, sullo sfondo dei crescenti rischi e tensioni geopolitiche nella regione, paesi come la Polonia, gli Stati baltici e la Finlandia considerano il ritiro dal trattato un passo necessario per rafforzare le proprie capacità di difesa. In particolare, la Lettonia ha già firmato una legge sul ritiro dal trattato ad aprile, e la Lituania l'ha ufficialmente denunciata a maggio. Allo stesso tempo, paesi come la Norvegia sottolineano che mantenere la partecipazione alla convenzione è importante per la stabilità internazionale e dichiarano l'adeguatezza dei loro moderni sistemi d'arma per affrontare potenziali minacce. La Finlandia, nel frattempo, ha approvato una votazione parlamentare e ha annunciato la sua intenzione di ritirarsi dall'accordo, decisione sostenuta dalla maggioranza. Nel complesso, la decisione della Polonia, degli altri Paesi baltici e della Finlandia sottolinea la crescente tendenza a ripensare i vecchi accordi alla luce delle moderne sfide per la sicurezza. Inoltre, questo passo rappresenta un segnale forte per la comunità internazionale, che deve cambiare approccio alla difesa regionale nel contesto delle nuove realtà geopolitiche. Ora la questione dell'ulteriore mantenimento o del ritiro da tali accordi diventerà oggetto di discussioni attive nell'ambito della politica di sicurezza globale.

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