Il Ministro polacco invita Orbán a contattare la comunità ungherese in Transcarpazia per valutare il suo atteggiamento nei confronti dell’UE

Chas Pravdy - 26 Giugno 2025 15:19

Il Ministro polacco per gli Affari Europei Adam Szlapka, che attualmente presiede il Consiglio dell'UE, ha invitato il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán a contattare personalmente la minoranza ungherese che vive in Transcarpazia per valutare il suo atteggiamento nei confronti della possibile adesione dell'Ucraina all'Unione Europea. Secondo lui, questo gruppo può avere un'influenza importante sulle prospettive del cammino dell'Ucraina verso l'integrazione europea, mentre l'adesione del Paese a un'Europa unita è ancora in stallo. Informazioni su questa iniziativa del Ministro polacco sono state pubblicate dai corrispondenti di "European Pravda" presenti a Bruxelles durante il vertice UE. Nella sua dichiarazione rilasciata a margine del forum internazionale, Szlapka ha osservato che la questione dell'adesione dell'Ucraina all'UE è una delle priorità della presidenza polacca del Consiglio dell'UE. Allo stesso tempo, ha sottolineato che l'Ungheria ha ripetutamente bloccato questo processo, il che rende difficile il raggiungimento di risultati positivi. In termini numerici, ha invitato il governo ungherese a "rivolgersi direttamente alla comunità ungherese in Ucraina e chiedere ai suoi rappresentanti se desiderano o meno vedere l'Ucraina come parte dell'UE. Shlapka sostiene che la maggioranza degli ungheresi residenti in territorio ucraino desidera l'adesione dell'Ucraina alla Comunità europea. A suo avviso, la ragione tacita del blocco è il mancato riconoscimento da parte dell'Ungheria del loro desiderio, che sarebbe alla base degli ostacoli nei negoziati diplomatici sull'integrazione dell'Ucraina nell'UE". Il contesto di questa situazione di tensione è legato ai risultati di un "referendum" tenutosi in Ungheria sulla questione se sostenere o respingere l'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea. La dichiarazione del governo ungherese afferma che oltre il 95% dei voti espressi nel sondaggio era contrario all'integrazione dell'Ucraina nell'Unione Europea. I dati pubblicati hanno causato accese discussioni negli ambienti politici e diplomatici ucraini. In particolare, il leader del partito di opposizione "Tisa" Peter Magyar ha parlato del fallimento del "referendum" e ha osservato che il numero effettivo di partecipanti era inferiore a quello dichiarato: circa 600.000 cittadini. Il Ministero degli Esteri ucraino ritiene che, molto probabilmente, il governo ungherese abbia fatto tutto il possibile per aumentare la probabilità di ottenere il risultato desiderato in questa votazione e ridurre il sostegno all'iniziativa per la rapida integrazione dell'Ucraina nell'UE. Gli ambienti diplomatici ucraini sottolineano che tali azioni non solo complicano il processo diplomatico, ma mettono anche in discussione la sincerità delle intenzioni di Budapest nel sostenere le aspirazioni di integrazione europea di Kiev. Ciò causa ulteriore preoccupazione e tensione nei rapporti tra l'Ucraina e la leadership ungherese, soprattutto data l'importanza strategica della Transcarpazia come uno dei punti chiave nel contesto della sicurezza e della stabilità europea.

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