Il Ministero degli Esteri russo definisce il tribunale speciale “inutile” per la Russia e lo definisce un’iniziativa ostile

Chas Pravdy - 26 Giugno 2025 20:20

I funzionari russi sono stati molto critici nei confronti della creazione di un Tribunale Internazionale Speciale per indagare sui crimini di aggressione contro l'Ucraina, sottolineando che questa iniziativa rappresenta un'"iniziativa ostile" e non ha alcun valore legale per Mosca. Un discorso simile è stato pronunciato dalla portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che il 25 giugno ha reagito con fermezza alla firma di un accordo tra il Presidente Volodymyr Zelensky e il Segretario Generale del Consiglio d'Europa, Alain Berset, che ha ufficialmente avviato i lavori del tribunale speciale. Nel suo commento, Zakharova ha affermato chiaramente che Mosca non riconosce la giurisdizione di questo organo giudiziario sul crimine di aggressione russa contro l'Ucraina, e ha definito "inutile" qualsiasi "collegamento" ad esso per altri Paesi. Ha sottolineato che per la Russia, la decisione di un eventuale tribunale speciale su questo caso non avrà alcun valore legale e la sua adozione sarà percepita come un'"iniziativa ostile" volta non a trovare soluzioni per risolvere il conflitto, ma al contrario ad aggravare l'attuale crisi in Ucraina. Zakharova si è espressa duramente anche al Consiglio d'Europa, accusando questa organizzazione di creare "meccanismi quasi legali contro la Russia", che, a suo dire, fanno parte di una campagna ibrida volta a isolare il Paese. La firma anticipata dell'accordo è stata uno degli eventi chiave svoltisi il 25 giugno presso la sede del Consiglio d'Europa a Strasburgo. Durante questo evento, il Presidente Zelensky, nell'ambito della sua prima visita a questa organizzazione, ha gettato le basi per la costituzione di un tribunale internazionale all'Aia, che mira a ritenere responsabili gli alti funzionari della leadership russa per crimini di aggressione. Il tribunale speciale è destinato a trattare crimini normalmente protetti dall'immunità degli alti funzionari, con la possibilità di emettere sentenze solo dopo che abbiano perso il loro incarico. Ciò significa che alti funzionari, tra cui il presidente russo Vladimir Putin, potranno partecipare al processo giudiziario, ma uno dei passaggi necessari sarà la loro dimissione e la perdita dell'immunità. Per maggiori informazioni sulle disposizioni relative all'istituzione del tribunale, si veda il nostro articolo "Norimberga per Putin: tutto sul tribunale per la leadership russa che verrà creato all'Aja". Consigliamo inoltre la lettura dell'analisi "Il Tribunale dall'Aja a Strasburgo: spiegare le conseguenze dell'accordo firmato da Zelensky", che contiene un'analisi dettagliata delle potenziali conseguenze di questa iniziativa per la giustizia e la sicurezza internazionale.

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