Il Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina sta rispondendo attivamente alla situazione di crisi che riguarda gli ucraini espulsi dalla Federazione Russa e bloccati al confine con la Georgia

Chas Pravdy - 26 Giugno 2025 17:20

Il Ministero degli Affari Esteri dell'Ucraina ha recentemente avviato una serie di misure volte a risolvere il grave problema dei cittadini ucraini che si trovano in condizioni difficili al confine tra Georgia e Russia. Questa situazione, riguardante gli ucraini recentemente espulsi, che dopo aver scontato pene detentive nei penitenziari russi sono stati rimpatriati in Russia, poi arrestati e costretti a rimanere in stato di incertezza nei pressi del valico di frontiera georgiano "Verkhniy Lars - Daryaly", ha suscitato preoccupazione sia a Kiev che a livello internazionale. Secondo informazioni ufficiali provenienti da fonti del Ministero degli Affari Esteri, i rappresentanti diplomatici ucraini in Georgia hanno già avviato la prima fase della cooperazione con la parte georgiana. In particolare, un funzionario consolare dell'Ambasciata ucraina ha visitato il valico di frontiera georgiano per incontrare i vertici del servizio di frontiera e gli aiuti umanitari sono stati trasferiti separatamente agli ucraini che ne avevano urgente bisogno. Come osservato nel commento del Ministero degli Affari Esteri, la missione diplomatica continua a lavorare per trovare soluzioni a questa difficile situazione. Inoltre, il Dipartimento ha riferito che, grazie al lavoro coordinato dei servizi ucraini e georgiani, nonché delle organizzazioni internazionali, è già stato possibile attuare la prima fase dell'evacuazione dei cittadini ucraini. Pertanto, il 21 giugno, tre ucraini sono stati trasferiti in Moldavia nell'ambito del meccanismo di transito controllato, e altri nove il 25 giugno. In precedenza, era previsto un altro volo per il 27 giugno per evacuare 14 ucraini da questo gruppo. Il Ministero degli Affari Esteri sottolinea: "L'Ambasciata ucraina in Georgia è in costante contatto con il Ministero degli Affari Interni della Georgia e le organizzazioni internazionali al fine di fornire ai nostri connazionali il necessario livello di assistenza umanitaria e medica e creare condizioni adeguate per la loro permanenza al confine". Questa questione è attualmente sotto il controllo speciale del Dipartimento dei Servizi Consolari del Ministero degli Affari Esteri. Il contesto di questa situazione è che le organizzazioni per i diritti umani e i media in Georgia hanno ripetutamente sollevato la questione dei prigionieri ucraini latitanti, deportati dalla Federazione Russa e che, dopo aver scontato la pena, hanno incontrato difficoltà a tornare in patria. Ad esempio, questa settimana l'iniziativa giornalistica russa "Mediazona" ha pubblicato un materiale dettagliato in cui si afferma che oltre 50 ucraini sono bloccati a lungo al valico di frontiera "Verkhniy Lars - Daryaly", alcuni dei quali non hanno lasciato questo valico di frontiera per mesi, privati della possibilità di tornare in Ucraina in tempo o di ricevere l'assistenza necessaria. Pertanto, la situazione degli ucraini al confine tra Georgia e Russia rimane complessa e richiede una risposta sistematica e coordinata a livello statale. L'agenzia invita tutte le parti coinvolte e i partner internazionali a collaborare attivamente per risolvere rapidamente questa crisi umanitaria e far tornare i cittadini ucraini alle loro case in condizioni di sicurezza.

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