Cambiamento di opinione in Polonia riguardo all’adesione dell’Ucraina all’UE e alla NATO: Orbán l’ha definita una “grande svolta”

Chas Pravdy - 26 Giugno 2025 19:20

Le relazioni ucraino-polacche e il sostegno all'integrazione euro-atlantica dell'Ucraina stanno entrando in una nuova fase. Il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán ha commentato i risultati di un recente sondaggio, che ha mostrato un calo significativo dell'atteggiamento positivo dei polacchi nei confronti dell'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea e all'Alleanza Atlantica. Come previsto, il politico ha descritto questa tendenza come una "grande svolta", sottolineando che, a suo dire, anche in Polonia, una delle principali lobby a sostegno dell'Ucraina sulla scena internazionale, si sta percependo un cambiamento di opinione. Secondo i risultati di uno studio dell'agenzia IBRiS, la Polonia ha già registrato un calo significativo del livello di sostegno all'adesione dell'Ucraina alla Comunità Europea e all'alleanza militare. Pertanto, solo il 35% degli intervistati ha votato a favore dell'adesione dell'Ucraina all'UE e il 37% a favore della NATO. Allo stesso tempo, il 42% e il 42% degli intervistati hanno votato contro l'adesione, rispettivamente. Questi dati indicano che l'idea aperta di un sostegno a Frei è controintuitiva, poiché alcuni cittadini del Paese sono già più critici nei confronti dell'idea di un ritorno dell'Ucraina ai processi di integrazione euro-atlantica. Usando la sua pagina Facebook, Orbán ha sottolineato questi cambiamenti, annunciando una "grande svolta" che, a suo avviso, ha un significativo significato politico e culturale. Nel suo post, ha osservato: "Notizie di oggi: 'Grande svolta: i polacchi non vogliono più che l'Ucraina aderisca alla NATO e all'UE'. L'Europa si sta svegliando!". Tale dichiarazione dimostra la fiducia del primo ministro ungherese nel fatto che il cambiamento nell'opinione pubblica polacca abbia importanti conseguenze politiche e possa influenzare i processi di integrazione europea dei Paesi dell'Europa centrale. Le dinamiche politiche che si stanno sviluppando sullo sfondo di queste informazioni mettono in discussione la stabilità e l'unità del sostegno aperto all'Ucraina da parte dei suoi vicini e partner. Allo stesso tempo, questa tendenza desta preoccupazione a Kiev, poiché potrebbe influire sia sull'andamento dei processi negoziali sia sui piani futuri per l'integrazione del Paese nella Comunità Europea e nella NATO. Il cambiamento di opinione pubblica in Polonia, tradizionalmente uno dei principali partner e sostenitori dell'orientamento euro-atlantico dell'Ucraina, indica che la situazione politica nella regione lascia molta incertezza e richiede un monitoraggio costante e sforzi diplomatici. Come qualsiasi sondaggio d'opinione pubblica, questi dati hanno una loro dinamica e sono determinati da diversi fattori. Tuttavia, è evidente che la posizione della società e del governo polacchi non è più unanime come in passato. Ciò pone all'ordine del giorno la questione di nuove sfide per la diplomazia ucraina e i partner diretti, poiché un cambiamento di opinione nei prossimi mesi potrebbe influenzare significativamente il corso del movimento euro-atlantico dell'Ucraina. La reazione di Viktor Orbán evidenzia quindi non solo i cambiamenti nella società polacca, ma anche una tendenza generale in Europa, sempre meno favorevole all'idea di un'integrazione attiva dell'Ucraina nelle strutture occidentali. Resta da capire in che misura questi sentimenti possano essere superati dagli sforzi diplomatici e dall'intensificazione dei processi interni negli stessi Paesi limitrofi. Per ora, si può affermare che la situazione nella regione lascia aperti molti eventi a cui sarà difficile non reagire e che in futuro determineranno la direzione politica dell'Europa nei confronti dell'Ucraina e la sua integrazione nelle strutture occidentali.

Source