Poroshenko ha donato un milione di dollari ai bambini in Turchia: nuovi dettagli della dichiarazione scandalosa

Chas Pravdy - 24 Giugno 2025 14:22

L'ex presidente e ora parlamentare ucraino Petro Poroshenko ha compiuto una mossa finanziaria inaspettata in Turchia, dichiarando spese per un regalo ai bambini per un importo di un milione di dollari. La notizia ha suscitato ampia eco nella società e ha attirato l'attenzione di giornalisti ed esperti politici, in particolare a causa delle informazioni incomplete sulle circostanze di questa transazione finanziaria e sulle sue finalità. Secondo "Slidstvo.Info", il cui corrispondente è riuscito a ottenere informazioni dal registro delle dichiarazioni dell'Agenzia Nazionale per la Prevenzione della Corruzione (NACP), all'inizio di maggio Poroshenko ha segnalato cambiamenti significativi nella sua situazione finanziaria. Secondo i documenti, il 28 aprile l'ex presidente ha trasferito 41,7 milioni di grivne, pari a circa un milione di dollari, in Turchia allo scopo di fare una donazione benefica. Allo stesso tempo, il giorno prima, il 25 aprile, aveva pagato oltre 237.000 grivne per vivere in questo Paese, ma la dichiarazione non indica a chi fosse destinato esattamente questo denaro né a chi fosse destinato il dono. Secondo i rappresentanti di "Solidarietà Europea", il cui commento ufficiale è stato richiesto dai giornalisti, tale importo era destinato a scopi benefici: un dono per i bambini. Tuttavia, l'ufficio stampa della loro forza politica si è rifiutato di specificare a chi fosse rivolto esattamente questo gesto e per quali ragioni in Turchia. Hanno osservato che "sono state apportate modifiche alla dichiarazione di Petro Poroshenko in relazione a un dono ai bambini proveniente dai fondi dichiarati", ma non hanno fornito informazioni più specifiche. Per quanto riguarda gli scopi e i dettagli del viaggio, l'ufficio stampa ha riferito che Poroshenko si trovava in Turchia per un viaggio d'affari. In particolare, sarebbe stato invitato dall'ex Ministro degli Esteri turco, membro del Parlamento, Mevlut Cavusoglu, con il quale avrebbe intrattenuto negoziati su questioni bilaterali e internazionali. All'epoca, si trovava presumibilmente a Wiesbaden (Germania) per partecipare a una riunione del Consiglio interparlamentare Ucraina-NATO, e successivamente a Valencia, in Spagna, dove si teneva il congresso annuale del Partito Popolare Europeo. I giornalisti hanno cercato di confermare questa informazione e di scoprire maggiori dettagli, in particolare attraverso richieste di informazioni a Mevlut Cavusoglu, ma non sono riusciti a ottenere risposte. Inoltre, i media ufficiali e le dichiarazioni pubbliche di Petro Poroshenko e della sua forza politica non contenevano alcun riferimento alla visita in Turchia, il che ha sollevato ulteriori dubbi sulla veridicità di queste informazioni. Sullo sfondo di questa notizia – un "dono ai bambini" di alto profilo – sul fronte dell'instabilità politica, il 13 febbraio 2025, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha imposto sanzioni contro l'ex presidente e leader di "Solidarietà Europea". L'elenco delle restrizioni includeva 17 provvedimenti che interessavano la sfera economica, tra cui il congelamento dei beni, divieti commerciali, restrizioni sugli appalti per la difesa e persino il divieto di partecipare alle privatizzazioni o di utilizzare le frequenze radiofoniche statali. Inoltre, a Poroshenko sono stati revocati i premi statali e gli è stato vietato di trasferire fondi all'estero. Allo stesso tempo, non appoggia queste sanzioni e le definisce politicamente motivate, poiché, a suo dire, violano i suoi diritti costituzionali. Questo ha trovato eco nei tribunali: a maggio, la Banca Nazionale Ucraina ha riconosciuto Poroshenko come persona con una "reputazione aziendale non impeccabile", il che ha causato ulteriori polemiche e speculazioni. Sempre in quel periodo, è iniziata l'indagine nell'Oblast di Vinnytsia sulla divisione dei beni comuni degli ex coniugi Poroshenko, il cui patrimonio complessivo ammonta a oltre 17 miliardi di grivne. Il Partito Europeo della Solidarietà ha affermato che questa causa fa parte di un tentativo di pressione politica e di un tentativo da parte della Russia e dell'attuale leadership ucraina di screditare le attività di Petro Poroshenko, in particolare nel contesto del suo volontariato e del suo supporto militare all'esercito ucraino. Ha sottolineato che questo processo fa parte di una "tattica congiunta per proteggere la famiglia" da possibili restrizioni e ha chiesto un'indagine indipendente. Le informazioni sulla visita di Poroshenko in Turchia e sulle sue donazioni benefiche, non confermate da fonti ufficiali, hanno suscitato un'ampia indignazione pubblica e ulteriori interrogativi sulla trasparenza e l'apertura delle azioni delle figure politiche nell'Ucraina moderna. Allo stesso tempo, oltre alle battaglie politiche, questo caso ci ricorda l'importanza di un'indagine approfondita e della trasparenza nelle transazioni finanziarie degli alti funzionari.

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