L’esercito ha tentato di organizzare un canale di fuga per i soldati che avevano lasciato le loro unità senza permesso dall’Ucraina, tramite una guardia di frontiera

L'Ufficio Investigativo dello Stato, insieme al Servizio di Guardia di Frontiera dello Stato, ha arrestato un soldato che stava cercando di organizzare un trasporto illegale di soldati dall'Ucraina alla Moldavia. Secondo l'ufficio stampa del Servizio di Guardia di Frontiera dello Stato, questo tentativo faceva parte di un'operazione più ampia per contrastare il contrabbando e l'immigrazione clandestina di soldati provenienti dalle zone di combattimento e veterani che avevano lasciato le loro unità senza permesso. Secondo l'inchiesta, l'incidente è avvenuto nella tarda primavera del 2025. Il sospettato, membro dell'esercito ucraino, aveva iniziato a cercare attivamente un modo per lasciare il Paese illegalmente, poiché non era soddisfatto delle condizioni di servizio o intendeva sottrarsi alle responsabilità. La sua idea era quella di organizzare il trasporto dei soldati che avevano lasciato le loro unità senza permesso attraverso il confine, tramite un intermediario: una guardia di frontiera. Secondo una fonte dell'ufficio stampa dell'SBI, il soldato si è rivolto alla guardia di frontiera offrendogli aiuto per accedere agli orari di pattugliamento e ai posti di blocco. L'obiettivo principale era attraversare il Dniester a bordo di un gommone per eludere i controlli di frontiera e le detenzioni. Per questo, aveva promesso di pagare 2.500 dollari. Inoltre, aveva lasciato intendere che, se l'operazione avesse avuto successo, avrebbe potuto far entrare altri soldati o ex soldati con lo status di disertori (SZCH), ovvero soldati senza l'autorizzazione del comando. Tuttavia, la guardia di frontiera aveva segnalato intenzioni sospette e aveva trasmesso le informazioni alle forze dell'ordine. Di conseguenza, il 18 giugno, gli agenti dell'SBI hanno condotto un'operazione congiunta e hanno arrestato il soldato mentre trasferiva una ricompensa illegale – 2.500 dollari – a una guardia di frontiera. Durante le indagini, sono stati sequestrati fondi e altro materiale a conferma della commissione del reato. Il militare è stato informato del sospetto di aver fornito un vantaggio illegale a un funzionario in una posizione di responsabilità. Il tribunale ha disposto una misura cautelare sotto forma di detenzione con possibilità di pagamento di una cauzione di 302.000 grivne. L'articolo in base al quale è stato avviato il procedimento penale prevede una pena detentiva fino a otto anni con confisca dei beni. L'indagine è attualmente in corso per accertare tutte le circostanze del caso e il possibile coinvolgimento di altre persone nell'organizzazione del trasferimento illegale di personale militare all'estero. Questo caso sottolinea ancora una volta l'importanza di contrastare i meccanismi di corruzione nell'ambito della sicurezza dello Stato e della gestione militare, poiché le sue conseguenze possono avere un grave impatto sulla sicurezza dell'Ucraina e sulla fiducia nelle forze dell'ordine.