Il Segretario Generale della NATO ridicolizza lo stile poco convincente della Russia nei negoziati con l’Ucraina

Chas Pravdy - 24 Giugno 2025 13:19

Nel suo discorso al Forum Pubblico della NATO all'Aia, Mark Rutte, Segretario Generale dell'Alleanza Atlantica, ha parlato duramente dell'approccio russo alla risoluzione ucraina delle ostilità. Ha sottolineato che Mosca non prende ancora sul serio il processo negoziale con Kiev, come dimostrato, in particolare, dal comportamento negligente della sua delegazione nei forum internazionali. Queste parole sono state pronunciate in risposta a numerose domande sulle prospettive di porre fine alla guerra, poiché il Cremlino ufficiale continua a mantenere tattiche imprevedibili, il che complica la ricerca di una formula di pace. Rutte ha anche osservato che, nonostante alcune soddisfazioni diplomatiche ottenute dagli Stati Uniti, in particolare le attività di Donald Trump, che "ha spostato la situazione dal punto di vista politico", è ancora impossibile prevedere la data esatta della fine delle ostilità. Allo stesso tempo, ha sottolineato la necessità di fornire all'Ucraina risorse e armi sufficienti a medio termine, in modo che possa mantenere la propria posizione e trovarsi in una solida posizione negoziale quando arriverà il momento del dialogo. Il segretario generale della NATO ha criticato aspramente l'approccio russo ai negoziati, sottolineando che Mosca sta cercando di spostare la responsabilità del conflitto su una prospettiva storica, tornando ad alcune vecchie argomentazioni. "Non parlo di negoziati guidati da uno storico russo, che risalgono a migliaia di anni fa e spostano la responsabilità. Questa non è una base seria", ha affermato Rutte. Ha aggiunto che la delegazione ucraina a Istanbul era di alto livello, mentre la parte russa non ha dimostrato altrettanta serietà. Ciò ha causato una certa delusione negli ambienti internazionali, poiché sembra che Mosca continui a bloccare qualsiasi passo concreto verso la pace. Rutte ha anche parlato di speranza e futuro: "Spero che i negoziati seri possano comunque iniziare nel prossimo futuro. L'obiettivo non è solo concludere una tregua, ma anche raggiungere una pace giusta e duratura. E sono convinto che Vladimir Putin non oserà mai più impossessarsi di un solo pezzo di territorio ucraino". All'origine di questa tensione diplomatica c'è l'iniziativa della parte turca, che dall'inizio di giugno ha espresso la speranza di organizzare un incontro tra i leader di Stati Uniti, Ucraina, Russia e Turchia. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato in quell'occasione che Ankara spera di contribuire a organizzare tale incontro a Istanbul o nella capitale turca. In precedenza, questa idea era stata attivamente sostenuta da altri rappresentanti del governo, in particolare dal ministro degli Esteri Hakan Fidan, ed è stata successivamente confermata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La situazione relativa ai possibili negoziati rimane quindi tesa. Sebbene gli sforzi diplomatici siano in corso, è ancora difficile prevedere progressi concreti. Allo stesso tempo, le dichiarazioni dei leader europei e americani volte a sostenere l'Ucraina indicano il desiderio di una soluzione pacifica che, data l'incertezza, rimane la massima priorità per molti in questa difficile situazione.

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