Il presidente Volodymyr Zelensky ha firmato un nuovo decreto volto all’introduzione di restrizioni sancionatorie contro una serie di persone e aziende che, a suo giudizio, collaborano con la Federazione Russa e le autorità di occupazione, sostenendo le attività nelle regioni ucraine temporaneamente occupate

Chas Pravdy - 22 Giugno 2025 13:30

Questo rappresenta un ulteriore passo nella lotta sistematica delle autorità ucraine contro le attività di collaborazionisti e contro quelle che favoriscono l’aggressione russa. Il nuovo decreto, firmato dal capo dello Stato, contiene un elenco di persone fisiche e giuridiche che, secondo le informazioni ufficiali, conducono affari o altre attività nelle regioni temporaneamente occupate dell’Ucraina. È stata posta particolare attenzione a coloro che, violando la normativa ucraina, collaborano con gli occupanti russi, giustificano o supportano le loro azioni, favoriscono l’aggressione militare, o ottengono profitti dall’autorità occupante. Tra i soggetti più evidenti soggetti alle nuove sanzioni vi è il deputato in fuga Artem Dmytruk. Una fonte informativa riporta che è stato proprio lui ad essere incluso nella lista delle persone il cui operato il governo ucraino considera negativo e tale da compromettere la sicurezza nazionale del paese. Nella sua dichiarazione ufficiale, Zelensky ha sottolineato: «Ho firmato il decreto relativo alle nuove sanzioni dell’Ucraina – contro coloro che collaborano con l’occupante sul nostro territorio. Si tratta di persone fisiche e giuridiche che conducono affari nell’area temporaneamente occupata dell’Ucraina, in particolare in Crimea, e anche di coloro che aiutano a giustificare l’aggressione, considerano normale guadagnare soldi sotto occupazione, o pagano le tasse alle autorità occupanti». Secondo il presidente, questi provvedimenti mirano a interrompere qualsiasi attività a sostegno del nemico e a ridurre il livello di collaborazionismo nelle regioni ucraine temporaneamente sotto il controllo delle forze russe. Al momento, i dettagli aggiuntivi e l’elenco delle nuove restrizioni sanzionatorie sono ancora in fase di chiarimento, tuttavia si sa già che tra le aziende e le persone soggette a divieto ci saranno quelle con connessioni dirette o indirette con l’amministrazione occupante russa, che supportano finanziariamente le attività delle amministrazioni di occupazione sulla penisola, o coinvolte nell’esecuzione di compiti affidati dall’aggressore russo nell’est dell’Ucraina. L’introduzione di queste sanzioni fa parte di una strategia più ampia dello Stato per isolare i collaborazionisti e creare le condizioni più favorevoli per il ritorno del controllo su tutti i territori occupati. Al momento, queste informazioni rimangono aggiornate e vengono tempestivamente riviste, poiché la lotta contro le attività sancionatorie e gli elementi destabilizzanti prosegue sotto il controllo continuo delle autorità competenti. L’annuncio delle nuove restrizioni testimonia la continuità e la coerenza della politica statale dell’Ucraina nel contrasto all’aggressione russa e nella tutela della sicurezza nazionale. In generale, la misura adottata da Zelensky sottolinea l’importanza di combattere il collaborazionismo, favorendo l’isolamento economico e informativo di coloro che cercano di sfruttare l’occupazione per arricchirsi o minare la sovranità dell’Ucraina. La società civile e gli esperti evidenziano come tali provvedimenti siano fondamentali per mantenere la unità statale e la stabilità in un contesto di guerra complesso.

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