Esplosione a Kramatorsk: un morto, ricerche sotto i detriti e nuovi danni

Nell’attacco con razzi di ieri a Kramatorsk, uno dei più grandi centri industriali e culturali della Donetsk, almeno una persona è morta e altre quattro hanno riportato ferite di diversa gravità. Fonti affidabili dell’amministrazione militare regionale e delle forze dell’ordine riferiscono che la situazione rimane tesa, mentre continuano le operazioni di ricerca sotto i detriti. Secondo il capo dell’amministrazione militare della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, e i rappresentanti della procura, alle 12:30 di sabato sono in corso attivi tentativi di trovare persone eventualmente rimaste sotto le macerie di un edificio residenziale danneggiato. I soccorritori lavorano senza sosta per salvare chi potrebbe essere ancora vivo. A causa dell’attacco un uomo di 62 anni, residente locale, è stato mortalmente ferito, mentre altri due uomini di 69 e 85 anni sono stati ricoverati in ospedale con ferite gravi. Una particolare preoccupazione suscita la condizione di una ragazzina di 14 anni, colpita da colpi di arma da fuoco e conseguente trauma cranico chiuso. Le vittime hanno anche riportato traumi da schegge, commozioni cerebrali, fratture e ferite da schegge. Tutti i feriti stanno ricevendo le cure mediche necessarie. Secondo le autorità, al momento sotto le macerie ci sono ancora altre quattro persone, la cui vita è in pericolo a causa dei gravi danni e dell’accesso limitato. I soccorritori continuano le operazioni anche sotto la pioggia intensa e in condizioni avverse, cercando di trovare ed estrarre dagli anfratti chi potrebbe ancora essere vivo. L’attacco si è verificato ieri, quando le forze russe hanno lanciato un razzo d’aviazione da 250 kg, attrezzato con un modulo di guida, contro la città. Secondo le prime ricostruzioni, il bersaglio era la distruzione di infrastrutture civili e quartieri residenziali. L’attacco ha danneggiato almeno cinque condomini e più di trenta case private, molte delle quali sono diventate definitivamente inabitabili. La storia di questa tragedia inizia nella sera del 21 giugno, quando le truppe russe hanno ripetutamente colpito Kramatorsk, incluso un edificio residenziale nel centro della città. Questi bombardamenti hanno causato il crollo parziale di alcuni appartamenti, provocando ulteriori danni e vittime tra la popolazione civile. Gli abitanti del luogo sono ancora sconvolti, poiché sotto attacco sono finiti non solo edifici residenziali, ma anche civili innocenti coinvolti nelle zone di combattimento attivo. Le autorità locali e i militari invitano i civili a essere prudenti e sottolineano la necessità di rispettare le raccomandazioni di evacuazione, poiché il pericolo di ulteriori attacchi missilistici rimane elevato. In centro sono presenti pattuglie di polizia e forze di sicurezza che aumentano i controlli e assicurano l’ordine. La comunità locale e i volontari aiutano attivamente le vittime, fornendo alloggi, medicine e altri aiuti umanitari. Sullo sfondo degli ultimi eventi tragici, la questione della sicurezza e delle possibilità di fermare il conflitto, che da tempo ha trasformato Kramatorsk in uno dei bersagli più vulnerabili agli attacchi nemici, diventa sempre più urgente. Le persone senza casa e senza cari si trovano di nuovo di fronte a distruzioni, paura e incertezza, sperando in un rapido cessate il fuoco e nel ritorno alla pace.