L’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump ha diffuso venerdì 20 giugno un comunicato riguardante una massiccia riduzione del personale di „Voice of America” — l’organizzazione mediatica internazionale federale che svolge un ruolo strategico nella promozione della politica informativa americana all’estero

Chas Pravdy - 21 Giugno 2025 08:32

Secondo fonti ufficiali, oltre 600 dipendenti di questa agenzia hanno ricevuto comunicazioni di licenziamento, segnando un ulteriore passo all’interno di una più ampia campagna dell’amministrazione Trump di ridimensionamento e trasformazione del sistema dei media federali. Fonti, tra cui il quotidiano The New York Times e il portale "European Pravda", riferiscono che, secondo il piano, il numero di dipendenti di „Voice of America” verrà ridotto a meno di duecento — circa un sesto dell’organico iniziale all’inizio del 2025. Tutti i giornalisti e il personale di supporto entreranno in ferie retribuite fino al 1° settembre, dopodiché seguirà il licenziamento ufficiale. Questa ondata di tagli rappresenta l’ultima fase di una lunga e radicale campagna dell’amministrazione Trump di riorganizzazione e ridimensionamento dei media federali. Si segnala che si tratta di un’altra iniziativa repressiva contro i servizi informativi federali indipendenti, in particolare contro „Voice of America”, che ha una lunga storia di copertura obiettiva degli eventi e di impegno verso il rispetto dell’equilibrio. La settimana scorsa, l’amministrazione Trump ha temporaneamente richiamato al lavoro alcuni dipendenti del servizio in lingua persiana a causa dell’intensificarsi del conflitto tra Israele e Iran. Tuttavia, già il 20 giugno, almeno due di loro hanno ricevuto comunicazioni di licenziamento, a indicare un approccio sistematico ai tagli e un tentativo di ridurre la presenza dei media federali nello spazio informativo mondiale. È importante sottolineare che, sebbene sia possibile impugnare tali decisioni, la maggior parte dei dipendenti si è trovata in congedo forzato, e il personale dell’organizzazione si è notevolmente ridotto. Attualmente „Voice of America” trasmette solo in poche lingue, e il broadcasting via radio è rimasto attivo solo in Afghanistan. Va evidenziato che da febbraio 2025 il numero di dipendenti si è ridotto ai record di circa 1300 persone, che hanno trasmesso programmi in oltre 49 lingue, raggiungendo più di 360 milioni di ascoltatori e spettatori nel mondo. Purtroppo, dopo la firma, a marzo, di un decreto dell’ex presidente Trump sull’azzeramento e la soppressione di „Voice of America”, la rete ha praticamente cessato di esistere. I dipendenti hanno presentato ricorsi in tribunale, ma le corti hanno respinto le loro richieste di intervento nel procedimento, facendo appello alla componente politica e legale della situazione. Trump si è apertamente proclamato oppositore della rete, affermando che essa è „anti-americana” e definendola „Voce dell’America radicale”. Al tempo stesso, i dipendenti di „Voice of America” sottolineano che la loro missione è rimanere obiettivi e diffondere notizie senza pregiudizi, rispettando gli standard professionali e l’etica. Con questi passi, l’amministrazione Trump mira non solo a ridurre l’influenza dei media federali, ma anche a chiudere una piattaforma rara che a lungo ha rappresentato un ponte tra gli Stati Uniti e il pubblico internazionale. Tuttavia, molti esperti e giornalisti ritengono che tali azioni siano un passo indietro in termini di libertà di stampa e indipendenza dei media statali, accostandoli ai tendenze globali di censura e controllo dello spazio informativo, che stanno crescendo nel mondo.

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