Путін di nuovo ha annunciato: non si prevede alcuna capitolazione dell’Ucraina, e l’obiettivo principale è «il riconoscimento dei fatti» che, a suo dire, si sono formati sul terreno

Chas Pravdy - 20 Giugno 2025 18:27

Durante il suo intervento alla riunione del XXVIII Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, il presidente russo ha ancora una volta richiamato l’idea dell’unità tra i popoli russo e ucraino, cercando di convincere il mondo delle sue argomentazioni sulla situazione attuale in Ucraina. Secondo Vladimir Putin, Mosca non mira alla capitolazione di Kiev, lasciando aperta la possibilità di cercare compromessi sulla base del «riconoscimento dei fatti che si sono instaurati sul terreno». Ciò, a suo dire, è una risposta ai cambiamenti avvenuti dopo il «colpo di Stato», e si inserisce nell’ideologia di tutela di una popolazione spiritualmente collegata alla Russia. Il capo del Cremlino non ha mancato di ricordare che le azioni della Russia sono state dirette proprio alla difesa delle comunità russofone e pro-russe, che egli considera combattenti per la «salvezza» dai «regimi nazionalisti» a Kiev. Putin ha anche sottolineato che per lui il popolo ucraino e quello russo sono «una sola cosa». A suo dire, nelle regioni in cui entra il passo dell’occupante russo, «questa è la nostra». Questo è un tono monocorde e unilaterale nella retorica del presidente russo, che somiglia a un tentativo di creare un’illusione di unità e di appartenenza incondizionata della terra ucraina alla storia e alla cultura russa. Un altro elemento della retorica propagandistica è la dichiarazione secondo cui avrebbe potuto incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy già nel 2022, ma che, a quanto pare, l’Ucraina è stata «scoraggiata» dai politici britannici, in particolare dall’ex primo ministro Boris Johnson. Tale affermazione rappresenta un’ulteriore conferma del desiderio del Cremlino di dimostrare il proprio attaccamento all’idea di una soluzione diplomatica, ma allo stesso tempo anche di rafforzare la sfiducia e le divisioni nella società ucraina, continuando a propagandare e assumendo di principio che un cessate il fuoco e un dialogo sono impossibili con le attuali strutture di governo. In generale, il discorso di Putin testimonia della sua strategia costante di distorcere la realtà e di creare l’immagine di un grande e unito popolo russo, che avrebbe, a suo dire, il diritto e la terra. Le sue parole sottolineano ancora una volta che la Russia non è disposta a fare concessioni e crede nel proprio «modo giusto», ribadendo la invariabilità delle sue posizioni riguardo alla crisi ucraina e al conflitto, che negli ultimi mesi si è trasformato in una delle crisi internazionali più serie dei tempi moderni.

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