Il ministro della difesa tedesco avverte: il rischio di conflitto militare nella regione baltica è reale e in crescita

Chas Pravdy - 20 Giugno 2025 18:33

In un contesto di crescente tensione in Europa e di attivi operazioni militari e ibride russe nella regione del Mar Baltico, il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadefüll, ha lanciato un forte avvertimento sulla possibilità di un’escalation aperta di conflitto bellico in questa zona strategicamente importante. Parlando alla conferenza sulla sicurezza a Kiel, il politico ha sottolineato che la situazione intorno al Baltico sta diventando sempre più tesa e instabile, e che il rischio di uno scontro militare è più che reale. Secondo Wadefüll, oggi la regione si sta trasformando in una vera e propria area multifunzionale di combattimenti e attacchi ibridi, dove le forze armate e i servizi di intelligence russi applicano con vigore una serie di tattiche volte a destabilizzare le società e a compromettere la stabilità militare dei paesi membri della NATO. «La regione del Baltico non è più solo un’area di importanza strategica, ma anche una zona dove la probabilità di un conflitto armato è palpabile. L’attività ibrida della Russia, inclusa l’uso di forze subacquee e sopraelevate per operazioni di sabotaggio e provocazioni, crea nuove sfide per la sicurezza», ha affermato il diplomatico. Ha inoltre dedicato particolare attenzione a quello che chiama il «flottone ombra» di Mosca, che, a suo dire, si presenta con il volto di normali navi ma conduce in realtà attività destabilizzanti. In particolare, si parla di danneggiamenti intenzionali di infrastrutture come cavi internet sottomarini e linee elettriche, che minano la stabilità e la sicurezza regionale. Oltre a ciò, secondo Wadefüll, le navi militari russe operano in modo aggressivo, violando i confini e provocando allarmi nei paesi NATO, mentre l’aviazione militare russa frequente effettua violazioni dello spazio aereo nei paesi baltici, generando un costante stato di tensione nella regione. «Queste operazioni ibride e provocazioni militari sono mirate deliberatamente a destabilizzare la situazione e a mettere alla prova le nostre capacità militari e politiche di risposta», ha sottolineato Wadefüll. «Comprendendo il ruolo strategico della regione baltica per la Russia, dobbiamo essere pronti a qualsiasi scenario e disporre di una difesa solida e flessibile per contenere eventuali destabilizzazioni». Ha evidenziato inoltre che i paesi occidentali, compresa la Germania, stanno conducendo una politica attiva di risposta, rafforzando la presenza militare nella regione per scoraggiare possibili azioni aggressive da parte della Russia. «Siamo determinati a difendere ogni metro del nostro territorio e a garantire la sicurezza dei nostri alleati all’interno della NATO. E anche in questo periodo difficile rimaniamo uniti nel desiderio di prevenire un’escalation del conflitto», ha aggiunto il ministro. La storia delle tensioni nella regione è complessa e articolata. Non molto tempo fa, esperti polacchi hanno segnalato frequenti interruzioni del segnale GPS sul Mar Baltico, eventi collegati alle attività delle forze russe. In modo analogo, i paesi baltici stanno rafforzando la preparazione: in Lituania, Lettonia ed Estonia si stanno già sviluppando piani di sicurezza, incluso un potenziamento di strutture militari e sanitarie pronti a fronteggiare eventuali escalation. Secondo analisti e commentatori politici, è fondamentale rafforzare la capacità di difesa e la preparazione a ogni scenario, poiché la situazione attorno alla Russia sta creando nuove sfide per la stabilità non solo nel Baltico, ma in tutta Europa.

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