Il comandante della 47ª brigata ha criticato duramente il vertice militare per inefficienza e negligenza dei problemi importanti nella leadership militare
Oleksandr Shyrshyn, comandante del battaglione della 47ª brigata meccanizzata "Magura", ha espresso profonda preoccupazione riguardo all’indifferenza della dirigenza delle Forze Armate dell’Ucraina nei confronti di questioni critiche che emergono in prima linea. In un’intervista a "Radio Liberty", ha descritto dettagliatamente la situazione nel suo reparto, nonché le problematiche legate alla gestione sistemica e all’atteggiamento verso le precisazioni e le proposte avanzate dai militari. Secondo Shyrshyn, i vertici, in particolare le autorità più alte a cui si è rivolto, non si affrettano a rispondere alle sue richieste e proposte mirate al miglioramento della situazione e alla riduzione delle perdite di personale durante le operazioni di combattimento a Kursk, sotto l’aggressione russa. Ha sottolineato di aver sperato in un dialogo costruttivo e nel lavoro congiunto per risolvere i problemi urgenti, ma invece ha ricevuto "silenziosa indifferenza e negazione", ciò che riflette negativamente lo stato del sistema di comando militare. Il comandante del battaglione evidenzia che le sue richieste e quelle di altri militari, che insistendo descrivevano la situazione e proponevano argomentazioni, non sono state ascoltate e, di conseguenza, non hanno suscitato risposta adeguata. Non nomina le persone specifiche a cui avrebbe rivolto le sue istanze, ma sottolinea che richieste riguardanti le carenze sistemiche sono state ripetutamente inviate dall’alto verso il basso, e sono state ignorate ai livelli superiori di comando. Shyrshyn insiste che si tratta non solo di questioni di preparazione al combattimento e di dotazione, ma anche del sistema di comando complessivo, della pianificazione delle operazioni, della definizione dei compiti, della valutazione della situazione e della creazione delle condizioni necessarie per l’efficace lavoro delle unità. "Si tratta di decisioni di gestione, di responsabilità per la loro attuazione e di autorizzazioni all’adattamento delle truppe alle realtà della guerra", afferma l’ufficiale. Aggiunge di aver già intrapreso colloqui con i vertici dello Stato Maggiore, ma rimane scettico circa la serietà e la rapidità con cui saranno considerate le sue contestazioni. Inoltre, Oleksandr Shyrshyn ha espresso insoddisfazione riguardo a un’ispezione disciplinare, a seguito della quale è stato classificato come “indisciplinato”. Secondo lui, questa valutazione è ingiusta e si basa su motivazioni false che non rispecchiano la realtà. Il comandante assicura di non aver ancora ricevuto una decisione sulla sua rimozione e continua a svolgere i propri compiti direttamente nel battaglione, pur attendendo ulteriori decisioni legali e amministrative. Al momento, i vertici delle Forze Armate ucraine tacciono e non ranno commenti pubblicamente alle affermazioni di Shyrshyn. Tuttavia, le sue dichiarazioni evidenziano ancora una volta i problemi di sistema di comando e la scarsa attenzione alle opinioni dei comandanti in prima linea, che possono complicare ulteriormente la lotta e creare difficoltà nel garantire la prontezza combattiva delle unità.