Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, nelle alte sfere dell’amministrazione degli Stati Uniti si stanno attualmente svolgendo intense preparazioni per un potenziale attacco missilistico all’Iran

Chas Pravdy - 19 Giugno 2025 09:34

Fonti vicine ai funzionari statunitensi riferiscono che la questione di un nuovo intervento militare è all'ordine del giorno e i dettagli della situazione restano sotto stretta discussione, in un contesto di rapide evoluzioni diplomatiche e operative. Secondo fonti, che hanno preferito rimanere anonime, ci sarebbe un'alta probabilità che la decisione di iniziare un'azione possa essere presa già nei prossimi giorni, con la possibilità di utilizzare le forze proprio questa domenica. I colloquiatori indicano che alti funzionari di diversi ministeri federali si stanno attivamente preparando alla realizzazione di uno scenario del genere, sottolineando la serietà dell’approccio alla questione. Nel frattempo, i cambiamenti nella retorica del presidente americano Donald Trump negli ultimi tempi indicano un rafforzamento dei sentimenti riguardo al potenziale nucleare iraniano. Secondo le fonti consultate dall’agenzia, gli esponenti sono convinti che Teheran si stia avvicinando al raggiungimento della capacità nucleare — uno scenario che desta particolare preoccupazione a Washington. Questo, secondo gli analisti, ha spinto l’amministrazione ad intensificare le proprie misure e a discutere apertamente della possibilità di un intervento con forza. Nei rapporti delle fonti si menziona che uno dei principali sostenitori dell’introduzione di un’operazione militare è il senatore Lindsey Graham, che negli ultimi tempi si è orientato verso una retorica massimamente dura nei confronti dell’Iran e invita l’amministrazione a prendere una decisione definitiva. È noto che Trump ha ripetutamente chiamato Graham per consulenze in merito e per ottenere valutazioni da esperti. Lo stesso senatore, che ha dichiarato di aver discusso della situazione con il presidente nel corso di martedì scorso, ha riferito che il capo della Casa Bianca si trova in uno stato di piena prontezza all’azione, sottolineando che Trump prende molto sul serio la questione di impedire all’Iran di ottenere armi nucleari. È importante anche il fatto che, secondo fonti di ambienti diplomatici e militari, la scorsa settimana Trump, in conversazioni private, abbia fatto capire ai suoi assistenti di aver approvato un piano di attacco militare contro obiettivi iraniani. Tuttavia, il presidente desidera attendere il primo passo da parte di Teheran — quale potrebbe essere il rifiuto del programma nucleare — prima di prendere una decisione definitiva. In generale, la Casa Bianca evita pubblicamente di rispondere direttamente sulla possibile partecipazione degli USA a futuri attacchi contro l’Iran, lasciando invece aperta la questione della collaborazione con Israele, che, secondo alcune fonti, ha anche suoi piani riguardo gli obiettivi iraniani. Nel frattempo, la situazione rimane tesa e instabile, e nel cerchio governativo l’evoluzione degli eventi viene valutata come un periodo potenzialmente decisivo per la sicurezza regionale. Secondo gli ultimi dati, le possibili azioni vengono ancora pianificate considerando aspetti politici, strategici e diplomatici, rendendo difficile un’accurata previsione dei futuri sviluppi. In conclusione, la situazione è estremamente tesa e imprevedibile: la leadership degli Stati Uniti si sta preparando a un eventuale attacco all’Iran, con una decisione che potrebbe essere presa molto rapidamente e con un'alta probabilità di impiego della forza militare già questa domenica. Allo stesso tempo, tutti i partecipanti alla fase sottolineano che la parola finale non è stata ancora detta e che la situazione continuerà a evolversi in modo dinamico, con scenari soggetti a modifiche a seconda di quanto accadrà nella regione e delle trattative diplomatiche.

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