Putin ha espresso la disponibilità a nuovi negoziati con l’Ucraina dopo il 22 giugno: cosa c’è dietro queste dichiarazioni

Chas Pravdy - 19 Giugno 2025 02:28

Nelle notizie speculative provenienti dal Cremlino sono nuovamente emerse dichiarazioni ottimistiche sulla possibilità di negoziati tra Russia e Ucraina. Vladimir Putin, presidente della Russia, ha recentemente affermato che il suo paese mira ostensivamente a una rapida conclusione del conflitto armato sul territorio ucraino. Secondo le parole del leader russo, dopo i giorni di negoziato programmati per il 22 giugno, la delegazione russa sarà pronta a un nuovo incontro con la parte ucraina per discutere le condizioni successive e la possibile pace. Le dichiarazioni di Putin sono state fatte durante un incontro con rappresentanti delle agenzie di stampa internazionali, che viene regolarmente utilizzato per diffondere la posizione ufficiale del Cremlino. Secondo questa comunicazione, il presidente russo ha sottolineato che Mosca sostiene e dà priorità a una risoluzione pacifica del conflitto, cercando pienamente di ridurre il livello di tensione e di trovare un compromesso a livello diplomatico. Inoltre, Putin afferma che il suo team mantiene un contatto stretto con i negoziatori ucraini e, se possibile, i colloqui potrebbero essere ripresi già dopo la fine del termine stabilito — il 22 giugno. Tuttavia, va notato che queste parole suonano nel contesto di un prolungato e teso gioco diplomatico multilaterale. Vladimir Putin ha anche sottolineato in anticipo che l’Ucraina non dovrebbe perdere tempo e ritardare l’avvio dei negoziati. Secondo lui, tale ritardo potrebbe solo aggravare la situazione perKyiv, il che, secondo le affermazioni del leader russo, potrebbe causare ulteriori difficoltà in futuro. Inoltre, sono emerse informazioni secondo cui lo stesso Putin durante una telefonata con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe detto che la Russia è pronta a riprendere i negoziati con l’Ucraina dopo il 22 giugno. Ciò è confermato da dichiarazioni di rappresentanti ufficiali del Cremlino, tra cui l’assistente del capo della Russia Yuri Ushakov. Secondo lui, durante questa conversazione telefonica, Putin ha assicurato che la Russia proseguirà sulla via diplomatica e sarà lieta di partecipare a nuovi dialoghi. Pertanto, la situazione intorno alla potenziale ripresa dei negoziati ricorda un’ulteriore ondata di dichiarazioni diplomatiche e promesse precedenti. A quanto pare, entrambe le parti desiderano raggiungere la pace, anche se lasciano ancora aperte le proprie condizioni e la possibilità di discussione reciproca. Un passo significativo è stato recentemente l’accordo tra le delegazioni ucraina e russa riguardo allo scambio di prigionieri. Il 2 giugno a Istanbul, rappresentanti ucraini e russi hanno concordato di effettuare un grande scambio di “tutti per tutti” di combattenti feriti gravi e giovani militari. Questa iniziativa rappresenta una parte importante del processo diplomatico volto a una possibile risoluzione del conflitto. Da allora sono stati realizzati diversi scambi di questo tipo, che testimoniano la volontà delle parti di ridurre la tensione e di riprendere il dialogo. In generale, le ultime dichiarazioni provenienti da Mosca rafforzano di fatto le aspettative di un possibile inizio di una nuova fase del processo negoziale dopo giugno. Tuttavia, rimangono molte incognite e questioni complesse — se le parti saranno disposte ad accettare le condizioni principali, se emergeranno nuovi ostacoli e se la diplomazia sarà in grado di superare questa lunga contrapposizione. Tutti gli osservatori seguono con cautela lo sviluppo di questi eventi, poiché il loro esito influenzerà non solo il destino della regione, ma anche la sicurezza globale nel suo insieme.

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