Prospettive politiche e militari globali: cosa aspettarsi dal vertice della NATO a L’Aia in un nuovo formato

Chas Pravdy - 19 Giugno 2025 06:33

A L'Aia, alla fine di giugno, si terrà un nuovo incontro dei leader della NATO, ma questo vertice sarà uno dei più brevi nella storia dell’Alleanza. Secondo fonti vicine agli organizzatori, l’evento, pianificato per il 24-25 giugno, si svolgerà in un formato estremamente sintetico — in soli 2,5 ore. Questo passo radicale è motivato dal desiderio di evitare situazioni conflittuali e di prevenire il ripetersi di episodi drammatici passati. In particolare, si fa riferimento all’esperienza del vertice G7 dello scorso anno, quando l’attuale presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, concluse la partecipazione in modo piuttosto breve e brusco, e successivamente manifestò il suo malcontento sui social network, suscitando un grande scalpore nello spazio informativo mondiale. Secondo il quotidiano britannico The Times, gli organizzatori aspirano a rendere questa riunione estremamente concentrata su un tema principale — l’aumento delle spese di difesa dei paesi membri della NATO. Secondo il nuovo scenario, i leader della NATO si riuniranno solo per una sessione di accordo, della durata di due ore e mezza, e l’intera dichiarazione finale sarà limitata a un massimo di una pagina formato A4 con cinque brevi paragrafi. Questo rappresenta un forte contrasto con il documento di Washington dello scorso anno, che contenne oltre 5.000 parole e 44 paragrafi. Le fonti aggiungono inoltre che in questo caso il formato e lo stile del vertice sono stati completamente adattati allo stile di comunicazione personale di Donald Trump, che tradizionalmente non nasconde le sue critiche alle lunghe discussioni diplomatiche e apprezza risultati rapidi. La motivazione di questo cambiamento è il tentativo di evitare situazioni come quella in cui Trump lasciò prematuramente l’incontro, lasciando i partner europei in stato di incertezza. Un elemento importante all’ordine del giorno sarà la discussione sull’aumento delle spese militari fino al 5% del PIL di ogni paese membro della NATO. A tal fine sono state approvate proposte molto specifiche: almeno il 3,5% di tali spese dovrebbe essere destinato direttamente alle esigenze militari, mentre il resto dovrebbe essere indirizzato all’infrastruttura di difesa e alla sicurezza. Questo obiettivo diventerà il fulcro dell’agenda del vertice e servirà a dimostrare l’unità e la determinazione dell’Alleanza. Per quanto riguarda la partecipazione dell’Ucraina all’evento, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricevuto un invito. Tuttavia, si è trattato più di una rappresentanza diplomatica, volta a evitare contatti diretti con Donald Trump durante l’evento stesso. Una fonte presso l’Ufficio del Presidente ha confermato le intenzioni di Zelensky di partecipare, ma la decisione finale sarà presa all’approssimarsi del vertice, tenendo conto di tutte le circostanze e nuance diplomatiche. Un altro aspetto importante riguarda le formulazioni modificate riguardanti la Russia nel documento finale. Secondo i media, nella versione definitiva la Russia è nuovamente riconosciuta come una “minaccia diretta” per la sicurezza della NATO. Tuttavia, rispetto allo scorso anno, quando l’Alleanza utilizzò formulazioni più decise, anche riguardo alla inevitabile adesione dell’Ucraina alla NATO, ora il livello di retorica si è abbassato. Nel progetto dei documenti finali non si fa più riferimento alla cosiddetta “strada irreversibile” dell’adesione dell’Ucraina, il che potrebbe indicare un approccio diplomatico più flessibile in questa sfera. In sintesi, questo vertice ha tutte le possibilità di diventare uno dei più brevi e concentrati incontri nella storia moderna della NATO. Il suo obiettivo principale sarà dimostrare l’unità nel tema dell’aumento delle spese di difesa, focalizzarsi su risultati concreti e minimizzare le contrapposizioni diplomatiche. Parallelamente, gli eventi legati all’Ucraina e alla Russia forniranno un profilo delle trasformazioni nella politica dell’Alleanza, mentre i cambiamenti nel formato e nello stile dell’organizzazione sottolineeranno la volontà della NATO di essere il più efficace e deciso possibile nel affrontare le sfide globali contemporanee.

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