Nel pieno dei giorni di guerra in Ucraina, le forze dell’ordine hanno smascherato un vasto schema di corruzione che ha coinvolto una delle entità statali – l’azienda statale «Dokument»
È stato stabilito che, tramite l’aiuto di malviventi, le schemi finanziari, collegati al calcolo degli stipendi e all’abuso di potere, hanno causato allo Stato danni superiori a 21 milioni di hryvnia. Secondo le informazioni ufficiali della Procura della città di Kiev e del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina, le indagini hanno raccolto prove sufficienti per presentare accuse a otto persone, tra cui la direttrice della filiale dell’azienda ucraina con sede a Varsavia, così come alcuni ex e attuali dipendenti di «Dokument». Tra gli indagati ci sono anche due contabili, che, secondo le indagini, hanno agito in qualità di complici in queste azioni illecite. Secondo la versione delle indagini, nel periodo da ottobre 2022 a novembre 2023, la direttrice della filiale di Varsavia firmava documenti riguardanti i lavori svolti, che venivano immediatamente consegnati ai dipendenti, registrati contemporaneamente sia a Kiev che a Varsavia. Ciò significa che alcuni dipendenti svolgevano formalmente il lavoro sia a Varsavia che a Kiev, lavorando fino a 16 ore al giorno. A questi veniva calcolato uno stipendio compreso tra 250 e 300 zloty all’ora, corrispondenti a circa da 2.000 a 3.000 hryvnia all’ora, secondo il tasso della Banca Nazionale. Secondo i documenti, i dipendenti della filiale polacca lavoravano tra 150 e 210 ore al mese, ricevendo di conseguenza somme di denaro che variavano da 250.000 a 500.000 hryvnia per ciascun impiegato al mese. Pertanto, le manipolazioni finanziarie collegate a questo ammontano a una cifra sbalorditiva — oltre 21 milioni di hryvnia, che i malviventi hanno apparentemente ottenuto per servizi non realmente forniti o sovraccaricati. Al momento, le indagini hanno individuato 66 episodi di tali indebite attribuzioni, e nel corso delle attività investigative sono in corso ulteriori misure per accertare altri casi di abusi finanziari che hanno comportato pagamenti dal bilancio statale. Il tribunale ha scelto come misura cautelare per la direttrice della filiale di Varsavia la detenzione domiciliare 24 ore su 24. Inoltre, la procura ha presentato domanda di sospensione dalle funzioni per prevenire la diffusione di schemi illegali e ostacoli alle attività investigative o evasioni da parte della sospettata. Durante le indagini, procuratori e investigatori lavorano attivamente per ristabilire la giustizia e adottare tutte le misure necessarie per portare i responsabili davanti alla legge. L’arresto simbolico e l’applicazione della misura cautelare sono un promemoria che, anche in tempi difficili di guerra, la giustizia rimane una priorità della magistratura ucraina.