La Russia ha ignorato l’offerta di armistizio per oltre 100 giorni, nonostante le dichiarazioni del Cremlino sull’intenzione di raggiungere la pace – ha affermato il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andriy Sybiga, sottolineando che Mosca non sta attuando le iniziative internazionali chiave in questo settore

Chas Pravdy - 19 Giugno 2025 10:28

Secondo le parole del capo della politica estera ucraina, esattamente 100 giorni fa l'Ucraina ha sostenuto incondizionatamente l'offerta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco di 30 giorni, che avrebbe dovuto rappresentare il primo passo verso l'instaurazione di una pace stabile e giusta. Tuttavia, nonostante questi sforzi, la Russia continua a ignorare questo appello, proseguendo le operazioni militari e volutamente complicando la situazione per l'Ucraina e i suoi cittadini. Nella sua dichiarazione su X, precedentemente noto come Twitter, Andriy Sybiga ha sottolineato: «Sono passati esattamente 100 giorni da quando l'Ucraina ha accettato senza riserve l'offerta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco totale. È stato il primo passo verso una possibile pace, per fermare le uccisioni e avviare un vero processo diplomatico. Lo stesso tempo, la Russia si rifiuta di accettare questo importante primo passo, dimostrando che la sua posizione rimane immutata». Il ministro degli Esteri ha evidenziato che durante tutto questo periodo, la Russia ha continuato a usare metodi manipolativi e a intensificare la propria tattica terroristica contro la popolazione ucraina. «L'Ucraina rimane impegnata per la pace e la diplomazia. Sfortunatamente, la Russia continua a scegliere la via della guerra, ignorando i risultati e gli sforzi della comunità internazionale volti a fermare le uccisioni e ad avviare negoziati», ha affermato Sybiga. Ha inoltre sottolineato che l’unico modo reale per fermare l'aggressione russa è quella che lui definisce “pace attraverso la forza”. Ciò, secondo le sue parole, richiede il rafforzamento delle sanzioni, l’ampliamento delle opportunità per l’Ucraina nel settore militare e diplomatico, e una pressione internazionale ferma. Solo così si potrà costringere il Cremlino a tornare al tavolo dei negoziati e a porre fine a una guerra che distrugge il paese senza sosta, causa la perdita di vite innocenti e crea sfide globali alla sicurezza in Europa e nel mondo. In generale, i 100 giorni di continua ignoranza da parte della Russia delle proposte di pace sono diventati un segnale chiaro: Mosca non desidera fermarsi e cerca unicamente la strada – quella della continuazione della guerra. L’Ucraina e i suoi alleati chiedono azioni decise, l’intensificazione della diplomazia e delle politiche di sanzioni per costringere la Russia a tornare ai negoziati, porre fine alla violenza e intraprendere un lungo, ma importante percorso verso la pace e la giustizia.

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