L’ Україна ha compiuto un altro passo importante nel ritorno dei propri difensori — un gruppo di militari gravemente malati provenienti dalla prigionia russa è tornato a casa

Chas Pravdy - 19 Giugno 2025 14:44

Questo evento può essere considerato un ulteriore stadio di negoziati e sforzi diplomatici complessi, che durano da oltre un anno, nell'ambito degli accordi conclusi a Istanbul. A comunicarlo è stato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky nel suo canale ufficiale Telegram, confermando anche il Comitato di Coordinamento per la gestione dei prigionieri di guerra. Secondo quanto dichiarato, tra i liberati ci sono militari delle Forze Armate dell'Ucraina, della Guardia Nazionale e del Servizio di frontiera di Stato. Essi sono stati catturati in prigionia già nel 2022 e hanno trascorso molto tempo in cattività, spesso in condizioni difficili e con gravi danni alla salute. Zelensky ha sottolineato che molti di loro hanno affrontato onerose prove nelle regioni di Donetsk, Zaporizhzhia, Luhansk, Kharkiv, Sumy, Chernihiv, nonché nella regione di Kyiv, lottando per l’indipendenza del paese. Il Comitato di Coordinamento segnala che questa volta si è svolto un ulteriore scambio di prigionieri appartenenti alla categoria dei «gravemente malati e feriti» — secondo gli accordi stabiliti, firmati recentemente a Istanbul. Tutti i difensori ucraini liberati presentano gravi problemi sanitari causati da traumi, ferite o condizioni di detenzione in campi di prigionia. Soffrono di problemi di peso severi, distrofia, ulcere, problemi alla vista, nonché complicazioni muscolo-scheletriche, patologie cardiovascolari e problemi digestivi. Le fotografie diffuse dal Comitato mostrano lo stato grave dei militari liberati. La maggior parte di loro è rimasta in cattività oltre tre anni, e una significativa parte è stata catturata durante la difesa di Mariupol — una delle battaglie più intense e feroci dall’inizio dell’invasione su vasta scala da parte della Russia. I difensori liberati questa volta sono principalmente ranghi di soldati e sergenti, che mostrano una straordinaria resilienza e patriottismo nei momenti più duri. Durante tutto il periodo in prigionia, sono stati colpiti non solo fisicamente, ma anche psicologicamente, il che rende più difficile il loro processo di recupero. I liberati sono tornati a casa ai loro familiari in diverse regioni del paese: nelle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson, Kharkiv, Sumy, Chernihiv, così come nelle oblast di Zaporizhzhia e Kyiv. Attualmente sono sottoposti a una diagnosi medica completa, che permetterà di valutare l’entità delle esigenze di trattamento e riabilitazione. Tutti riceveranno l'assistenza necessaria — sia per la riabilitazione fisica sia per quella psicologica, oltre a benefici sociali previsti dalla legge e approvati per i prigionieri di guerra. I rappresentanti del Comitato di Coordinamento affermano che il lavoro per il ritorno dei prigionieri continua ininterrottamente. Nelle prossime settimane è previsto un nuovo scambio, che permetterà di restituire ancora più eroi ucraini dalle catene della prigionia. Questo rappresenta un altro passo in questa difficile, ma vitale, impresa per il popolo e l’esercito ucraino, che testimonia la resilienza e la ferma volontà della nazione di ristabilire la giustizia e riunire i propri difensori a casa.

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